Oggi il Tribunale di Roma, in composizione monocratica, si è pronunciato sull’azione civile intentata dal Presidente Cordiano Dagnoni nei confronti di Andrea Fin, in qualità di giornalista e direttore di Ciclismoweb.net.
Il numero uno della FCI, dopo aver incassato l’inibizione emessa pur senza giurisdizione dal Tribunale Federale, aveva chiesto un risarcimento di 50.000 euro come risarcimento per diffamazione per l’articolo pubblicato da Ciclismoweb.net in relazione all’articolo sul logo della FCI (clicca qui per rileggere l’articolo).
Ebbene, il Giudice, Dott. Corrado Bile, non solo ha rigettato il ricorso tentato dal Presidente Cordiano Dagnoni ma anche lo ha condannato al pagamento delle spese legali, quantificate in 3.200 euro.
In sentenza hanno trovato accoglimento le ragioni di Ciclismoweb.net rappresentate dall’Avv. Carlo Iannelli; il Giudice romano, infatti, ha scritto testualmente in sentenza: “Può affermarsi che, con riguardo a tutti gli articoli in esame (che- è bene sottolineare – vanno letti e considerati non solo individualmente, ma anche come manifestazioni di un pensiero attinente ad una vicenda unitaria sviluppatasi attraverso accadimenti successivi) sono rinvenibili i tre requisiti della verità, continenza e pertinenza, nella declinazione loro richiesta nell’ambito della critica”.
Insomma il giornalismo serio, documentato e anche per certi versi critico verso chi ha il compito di guidare un ente importante come la FCI non solo ha senso di esistere ma ha il diritto di esprimersi liberamente. Un concetto chiaro e incontrovertibile in qualsiasi stato di diritto ma che non è stato applicato dal Tribunale Federale, evidentemente orientato, in occasione dell’inibizione comminata ad Andrea Fin.
“In conclusione, alla luce di quanto esposto, il contenuto degli scritti in esame va qualificato come espressione del diritto di critica da parte del giornalista. In altri termini, trattasi di scritti “di opinione”. Per tali ragioni le domande del ricorrente devono essere rigettate” si legge nella sentenza odierna che nel proprio svolgimento richiama i principi già sanciti più volte dalla giurisprudenza italiana ed europea.
Insomma, nessun bavaglio a Ciclismoweb.net. Nemmeno quando tratta argomenti e vicende scomode.
Un bel segnale quello dato quest’oggi dal Tribunale di Roma che può servire a rammentare al Presidente Dagnoni l’importanza di alcuni principi fondanti della nostra Repubblica come la libertà di stampa e di pensiero anche e soprattutto alla vigilia della conferenza stampa che proprio Cordiano Dagnoni terrà domani a Milano.
Ciclismoweb.net ha scelto di non essere presente a questa conferenza stampa per non mettere in imbarazzo e in ulteriore difficoltà il Presidente uscente della FCI: l’augurio è che i colleghi giornalisti presenti all’evento possano avere un trattamento migliore di quello riservato a Ciclismoweb.net e al direttore Andrea Fin.