Saranno 56 i debuttanti che prenderanno il via della corsa rosa, quasi un terzo degli effettivi totali scoprirà per la prima volta le meraviglie e le difficoltà delle tre settimane italiane. Tra i tanti esordienti facenti parte della start list ci sono molti giovani già pronti a brillare nella vetrina del Giro 2023.
Il nostro paese porta sul palmo d’una mano un drappello di belle speranza, tra tutti, il duo della Bahrain – Victorious: Jonathan Milan e Edoardo Zambanini; la coppia sarà chiamata a contribuire alla buona riuscita del team in ottica classifica finale, il lavoro dei due giovani vedrà luce lungo le frazioni pianeggianti contraddistinte da arrivi veloci e nelle prime metà di corsa durante le tappe più impegnative, non mancheranno sicuramente le occasioni per vederli brillare di luce propria. Il friulano a poche ore dalla partenza chiarisce che “Prima di tutto, sarò a disposizione della squadra e farò quello che mi chiederanno di fare. Ci sarà il momento per tirare e magari ci sarà l’occasione che mi sento bene e può darsi che abbia libertà. Prendiamo una cosa alla volta”, il ragazzo di Tolmezzo è reduce da un stagione primaverile di alti e di bassi, impreziosita si dalla vittoria di tappa al Saudi Tour, ha dovuto però subire l’inesperienza e la poca dimestichezza sulle pietre del nord. Il compagno di squadra invece è cresciuto esponenzialmente verso il finale di stagione scorso, grazie ai bei piazzamenti ottenuti al Giro del Piemonte chiuso in quarta posizione e del terzo posto nella nona frazione della Vuelta. Un inizio anno leggermente sotto le aspettative per il ragazzo di Riva del Garda, ma il Giro sarà sicuramente il trampolino di lancio per un’ulteriore scalino nella sua carriera. La Israel-Premier Tech schiera il 23enne Marco Frigo, protagonista del recente Tour of the Alps, tenterà di immettersi nelle fughe di giornate e aiutare il proprio leader Pozzovivo, dal quale assorbire tutta l’esperienza per come affrontare le tre lunghe settimane. Qualche anno in più sulle spalle invece per Christian Scaroni e Simone Velasco, entrambi vestono la casacca della Astana, sono giunti all’apice nella loro forma fisica , il loro obiettivo sarà quello di centrare una vittoria parziale.
Fuori dai nostri confini è doveroso segnalare la promessa irlandese Ben Healy, arriva da una sorprendente campagna delle ardenne, si presenta come la vera incognita nel Giro, lui stesso non sa cosa aspettarsi in una corsa così esigente e logorante, tenterà di ben figurare e allungare le mani su qualche bel successo personale. Ilan Van Wilder sarà la spalla e l’ombra in salita per il leader Remco Evenepoel, su di lui la Quick-Step è pronta a investire per il futuro, dotato di un’ottima resistenza in salite medio-lunghe, una top 15 potrebbe essere alla sua portata. Tra le giovani promesse segnaliamo il più giovane al via: Matthew Riccitello, con solo 21 anni è al primo anno tra i professionisti, ha stupito tutti lungo le dure salite del Tour of the Alps, chiudendo la cinque giorni di corsa in sedicesima posizione e terzo miglior giovane della corsa. La corporatura ricalca quella del peso piuma degli scalatori, in combinata con Pozzovivo tenteranno di sopravvivere ai big per inserirsi nella top 10 generale.
Tra gli uomini per la classifica generale annoveriamo l’australiano Jay Vine, assente dalle competizioni da diversi mesi ma con la volontà di replicare quanto già fatto durante la Vuelta del 2022, nell’occasione riuscì a vincere ben due frazioni montuose. Il capitano in UAE è Almeida ma l’australiano grazie anche alle tre cronometro in programma tenterà l’assalto ad un buon piazzamento in classifica generale. Grande attesa in casa Green Project-Bardiani per l’esordio dell eritreo Henok Mulubrhan, vittorioso a Febbraio al Tour of Rwanda, in cerca della gloria anche all’interno dei nostri confini dopo l’exploit dell’anno scorso per l’Africa di Grmay. Andreas Leknessund, corridore completo è esploso definitivamente l’anno 2022, grazie ad un paio di successi di spessore e si avvicina alle tre settimane senza grandi aspettative ma con la fiducia necessaria del team per poter ambire ad un buon piazzamento finale. Passando alle ruote veloci, attenzione particolare per Kaden Groves, con già tre successi in questo inizio anno e un ottimo feeling negli arrivi di gruppo. Dalla Germania Marius Mayrhofer, farà coppia con Dainese nelle otto volate che ci aspettano, infine liberi cacciatori di tappe sono: Laurenz Rex, ha concluso alla nona piazza la Parigi-Roubaix e andrà a caccia di vittorie da lontano mentre Stephen Williams cerca riscatto a questo Giro, il baby prodigio britannico sarà chiamato ad una grande prova soprattutto negli arrivi misti, caratterizzati da percorsi ondulati.