Eliminazione maschile:
1° Elia Viviani (Italia)
2° Theo Reinhardt (Germania)
3° Jules Hesters (Belgio)
4° Yoeri Havik (Olanda)
5° William Tidball (Gran Bretagna)
Velocità maschile:
1° Sebastien Vigier (Francia)
2° Jack Carlin (Gran Bretagna)
3° Rayan Helal (Francia)
4° Hamish Turnbull (Gran Bretagna)
5° Mateusz Rudyk (Polonia)
Corsa a punti femminile:
1^ Lotte Kopecky (Belgio) 85 p.
2^ Silvia Zanardi (Italia) 53
3^ Victoire Berteau (Francia) 47
4^ Julie Leth (Danimarca) 30
5^ Neah Evans (Gran Bretagna) 25
Sono bastate cinque ore ad Elia Viviani per voltare pagina. Dopo la debacle azzurra nella prova in linea, dove il veronese è stato comunque il meglio piazzato (settimo al traguardo, clicca qui per rileggere la cronaca), Viviani ha fatto il suo ingresso nel velodromo per salvare la spedizione italiana. Tanti piazzamenti per i ragazzi e le ragazze del CT Marco Villa ma ancora nessun oro. Ci ha pensato lui, Sant’Elia Viviani, a riportare il sorriso in casa azzurri: eliminazione corsa con la maglia di campione del mondo e medaglia d’oro in cassaforte.
“La gara su strada non è andata come volevamo” ha detto subito dopo il successo il campione veronese “Per questo mi sono confrontato con i tecnici e mi sono detto di provare. Volevo regalare all’Italia e a questo fantastico gruppo una maglia perché lo meritano per quello che hanno fatto in questi giorni. E poi volevo correre, almeno per un’ultima volta, con la maglia di campione del mondo. Tra pochi mesi questa maglia tornerà in palio ai mondiali di Parigi.. non potevo non sfoggiarla.”
L’Italia, alla vigilia di Ferragosto, può andare a nanna serena, a sistemare le cose (che sia su strada o su pista) ci pensa Sant’Elia. Un atleta a cui andrebbe fatto un monumento per quanto ha fatto e sta facendo con il tricolore sulle spalle.