Un anno di squalifica è costato caro a Michele Gazzoli. L’atleta bresciano in forza alla Astana, infatti, è risultato positivo ad un controllo antidoping in gara che risale allo scorso 17 febbraio, quando l’azzurro era impegnato alla Volta ao Algarve in Portogallo.
Gazzoli avrebbe utilizzato il Rhinofluimucil (spray nasale per la cura della rinite) e sarebbe risultato quindi positivo al controllo antidoping; nonostante le spiegazioni fornite all’UCI dal professionista bresciano, che ha puntato sull’utilizzo non consapevole di una sostanza illecita, il massimo organo di gestione del ciclismo internazionale ha ridotto la sanzione ad un anno ma l’ha comunque applicata.
A seguito di questa squalifica l’Astana ha chiarito la propria estraneità all’utilizzo personale e non autorizzato del farmaco e ha proceduto alla rescissione immediata del contratto.
In una nota ufficiale del team kazako si legge infatti: “Il Team Astana Qazaqstan sottolinea categoricamente che la squadra non ha nulla a che fare con questa sfortunata violazione del regolamento antidoping da parte dell’atleta Michele Gazzoli. Il Team Astana Qazaqstan, aderendo alla politica di tolleranza zero, ha deciso di rescindere immediatamente il contratto con Michele Gazzoli”.