A margine del Consiglio Federale che si è tenuto in provincia di Reggio Calabria, il presidente Cordiano Dagnoni ha dedicato un passaggio sulle recenti dimissioni del direttivo della Lega del Ciclismo “occasione per rilanciare l’azione di un organismo che in questi anni ha inciso poco su alcuni aspetti, penso per esempio alla questione diritti televisivi e qualità delle organizzazioni.”
Parole che confermano come il numero 1 della FCI abbia appoggiato e seguito con interesse l’ultima assemblea della Lega Ciclismo tanto da essere pronto a intervenire per dettare le tappe che dovrebbero scrivere il futuro di questo controverso organismo.
Dopo le dimissioni del direttivo e l’uscita di scena del presidente Enzo Ghigo, prosegue il toto-nomi sul prossimo numero uno della Lega Ciclismo e dopo che Bruno Reverberi si era sbilanciato nel fare il nome di Mauro Vegni, voci sempre più insistenti puntano su Mario Chiesa.
Ex-professionista, vincitore del Trofeo Matteotti 1990, Chiesa dopo aver appeso la bici al chiodo è rimasto nell’ambiente in qualità di tecnico per diverse formazioni. Dall’inverno scorso, però, ha interrotto i rapporti anche con il suo ultimo team, la Carnovali Rime Sias e sarebbe quindi “libero” da altri incarichi.
Anche se la differenza sul piano del peso dirigenziale con Mauro Vegni è e rimane abissale, nel curriculum da dirigente di Chiesa c’è anche l’immancabile passaggio tra le fila dello staff Liquigas tanto caro al Presidente Dagnoni e ai suoi fidi consiglieri Mario Scirea e Roberto Amadio: sarà dunque lui l’uomo adatto per dirigere la nuova Lega Ciclismo che dovrebbe essere più attiva ed incisiva? A deciderlo saranno i componenti dell’Assemblea che saranno convocati per le prossime votazioni.