Clima caldo in vista dell’assemblea elettiva della FCI in programma a Roma nel fine settimana. Ad uscire allo scoperto quest’oggi è stato Cordiano Dagnoni.
TAMPONI NON MANAGERIALI – L’ex presidente del Comitato Regionale Lombardo si è lamentato dei disservizi legati ai tamponi per i delegati che ciclismoweb.net vi aveva già segnalato (clicca qui per rileggere l’articolo): “Manca ormai poco al termine della campagna elettorale FCI e in questo momento sono due le importanti considerazioni che vorrei condividere. La prima è che in questi giorni la Federazione sta procedendo con un’importante attività di prevenzione Covid con i tamponi ai delegati ed agli addetti ai lavori che parteciperanno a vario titolo all’assemblea elettiva di Roma. Purtroppo l’attività procede riscontrando una serie di problematiche e disguidi significativi: molti test non sono stati eseguiti, anche in caso di appuntamento fissato presso il domicilio, mentre in altri casi i tamponi sono stati effettuati in strada o in ambienti non idonei. Io stesso l’ho effettuato in un’auto e non è stata neppure verificata la mia identità; così come non mi è stato comunicato quando avrò l’esito. Le altre federazioni hanno svolto le votazioni, ma nessuna ha attivato una procedura così complessa, mal funzionante e costosa. Ancora una volta resto convinto della bontà di uno dei pilastri della mia campagna elettorale: la FCI necessita di miglior organizzazione e quindi di una gestione più manageriale” ha scritto in un comunicato Dagnoni.
DI ROCCO PREFERISCE ISETTI – Ma Cordiano Dagnoni ne ha approffittato anche per lanciare un’altra frecciata nei confronti di Daniela Isetti che nelle ultime settimane sembra aver incassato il pieno appoggio del presidente uscente Renato Di Rocco. Quell’appoggio che, a questo punto, manca proprio al candidato lombardo che non ha usato mezzi termini nell’esprimere il proprio disappunto: “Sono molto amareggiato dal comportamento dell’attuale Presidente, Renato Di Rocco che sta effettuando una sfrenata attività di supporto a Daniela Isetti, e fin qui nulla da obiettare, annunciando addirittura un mio probabile ritiro. Devo intervenire su questo punto per precisare che io non mi ritirerò: mi trovo esattamente nella posizione che volevo occupare ad inizio campagna elettorale e voglio battermi fino a alla fine nel segno di un programma articolato, volto a far crescere la Federazione e a rendere migliore il futuro del ciclismo italiano”.