Mancano 20 giorni alle elezioni che segneranno in ogni caso la fine di un’epoca per il ciclismo italiano ma negli uffici della FCI si lavora alacremente per il futuro. L’ultimo consiglio federale, infatti, ha ufficializzato le candidature italiane per i direttivi UEC e UCI. Una scelta inevitabile anche se discutibilmente affidata all’attuale Consiglio (e non a quello che sarà eletto a Roma) perchè destinata ad incidere con forza sul futuro della rappresentanza del ciclismo italiano: conoscendo le scadenze per la presentazione delle candidature, infatti, si sarebbe potuto programmare l’assemblea elettiva nazionale in tempo utile per lasciare carta bianca ai successori su questo fondamentale aspetto per la rappresentanza internazionale del nostro movimento.
Anche all’UCI per volontà del presidente uscente della FCI, alla successione di Renato Di Rocco, per l’Italia, ci potrebbe essere Daniela Isetti; la dirigente parmense, nonostante si sia impegnata con tutte le proprie energie, nelle ultime settimane, per prendere le distanze da Di Rocco e per evidenziare la propria indipendenza rispetto al presidente in carica, si sta rivelando sempre più legata a doppio filo all’attuale gestione della Federciclismo che le ha conferito anche la “benedizione” per la candidatura al Consiglio Direttivo UCI.
Emblematiche, in tal senso, le parole espresse dal Presidente Renato Di Rocco e riportate nel comunicato ufficiale della FCI: “Nell’ambito dei rapporti e diplomazia istituzionale si è verificata una opportunità per presentare anche la candidatura di Daniela Isetti, conosciuta e apprezzata a livello internazionale, in quota di parità di genere a componente del direttivo UCI. Un’ottima occasione per ottenere, per la prima volta, due dirigenti italiani nel massimo organismo mondiale del ciclismo”.
Per quanto riguarda l’UEC, invece, strada libera per Enrico Della Casa: “Il termine ultimo per le candidature per accedere all’UCI e alla UEC è fissato per il prossimo 5 di febbraio, così come accaduto per gli ultimi 4 anni. Quindi per il momento lanciamo le nostre candidature, che verranno poi valutate nell’ambito del Congresso della UEC, che si svolgerà il 7 marzo, inizialmente previsto ad Odense e che invece, notizia dell’ultima ora, si svolgerà in maniera virtuale. Prima di arrivare al Congresso invieremo a tutte le federazioni una lettera di sostegno per il nostro candidato alla Presidenza UEC Enrico Della Casa. Un’altra candidatura, sempre femminile, riguarda i delegati: solitamente era Daniela, in quanto Vice Presidente, a svolgere il ruolo presso l’UEC. Il regolamento l’UEC prevede una figura femminile; abbiamo pensato a Lucia Trevisan, che aveva già partecipato in passato a un Congresso ed è un volto noto del paraciclismo, oltre ad essere stata eletta componente del direttivo del Comitato Regionale Lombardo” ha spiegato Di Rocco strizzando l’occhio anche al lombardo Cordiano Dagnoni.
Con il passare dei giorni, per i delegati che andranno a comporre l’assemblea ordinaria della FCI di Roma dei prossimi 20 e 21 febbraio si fanno sempre più chiare le intenzioni dei quattro candidati presidenti: per cambiare le cose rispetto al recente passato non sarà sufficiente solo “cambiare nome” al vertice ma servirà sposare un programma e una squadra che abbiano la reale voglia di dare una scossa al movimento.