Il termine dei cinque giorni è scaduto e negli uffici della FCI non è arrivato alcun “dossier Monti”. Per il Team Monti questo significa solo una cosa: addio sogni di ottenere una licenza continental italiana. Gli uffici federali, infatti, non hanno ricevuto ad oggi i documenti richiesti e, di conseguenza, prende forma quanto adombrato dal presidente della Fci Renato Di Rocco nella lettera inviata al team lo scorso 29 gennaio (clicca qui).
Niente licenza continental e, soprattutto, corridori liberi di accasarsi in altre compagini per un gruppo che al momento è spaccato in due. Da una parte chi ha già cercato e trovato altre destinazioni, dall’altra i fedelissimi che hanno giurato di restare legati al progetto dell’imprenditore milanese anche dopo le dure parole di Patrick Lefevere (clicca qui).
Michele Gazzoli si è già trasferito al Team Colpack Ballan, Gabriele Benedetti avrebbe già trovato casa alla Casillo Petroli Firenze e per Jakob Dorigoni sembra fatta alla Israel Start Up Nation; dall’altra parte Emanuele Amadio, Luca Colnaghi e Alessandro Santaromita Villa che sono stati tesserati in questi giorni per la Team Monti SSD ARL. A questo terzetto potrebbero seguire a breve anche i tesseramenti dei giovani Vojislav Peric e Davide Dapporto mentre resta aperto il punto di domanda sugli stranieri: la FCI, infatti, ha annunciato di volerci vedere chiaro sulle partecipazioni degli elvetici Mauro Schmid e Stefan Bissegger alla recente Challenge Mallorca (con che tessera avranno corso?).
Il gruppo allestito da Tony Monti nell’inverno, dunque, deve rivedere i propri piani o, in alternativa, prepararsi ad un lungo braccio di ferro con la FCI per contestare i termini imposti per la costituzione della formazione continental. Tutte le strade restano aperte anche se, in attesa che i proclami di Tony Monti (non passa giorno che il patron di Rescaldina non annunci sulla propria bacheca Facebook di “parlare” o di organizzare “conferenze stampa” senza poi farlo) prendano corpo, la soluzione più probabile, a 12 giorni dal Trofeo Laigueglia e a 18 giorni dalla Coppa San Geo, resta quella dell’allestimento di un Team Monti, dilettantistico elite-under 23, di cui faranno parte i “fedelissimi” del progetto Monti. Una prospettiva ben diversa rispetto ai roboanti annunci dello scorso autunno che non mancherà di far proliferare polemiche.
Per capire quale sarà il futuro anche dopo la dead-line imposta dalla FCI, non resta che attendere dunque che Tony Monti chiarisca al mondo le motivazioni dell’intera vicenda e le proprie intenzioni per il futuro. Come sempre i microfoni di ciclismoweb.net restano aperti qualora Tony Monti volesse aggiornare il mondo delle due ruote attraverso le pagine orange.