Il 2019 è iniziato anche per il mondo degli amatori: meritano un segno più tutti quei pedalatori, uomini e donne, che alla domenica scelgono di inforcare la bicicletta per scoprire nuovi territori assaporando aria pulita e bontà enogastronomiche.
Tra pedalate non competitive, gran fondo e iniziative più o meno libere è questo il mondo che completa lo spettacolo offerto settimana dopo settimana dai giovani e dai professionisti e che rende la bicicletta lo strumento più popolare e democratico che ci sia.
Le gare vere sono altrove, anche se qualcuno, se lo dimentica e a sessant’anni, per una bottiglia ed un salame, decide di rischiare la propria vita e quella altrui.
Un segno meno a questi signori che vivono l’agonismo anche andando a prendere il pane, su una bicicletta con il cestino e a quelli che vantano titoli mondiali privi di valore: i campioni, quelli veri, sono nel World Tour, per tutti gli altri la bici dovrebbe essere soprattutto un piacere
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