Il ciclismo italiano in questo 2019 potrà contare su di una squadra di avvocati: in vista della temuta riforma UCI che dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo anno, infatti, la Lega Ciclismo ha stretto un accordo di partnership con lo studio Rödl & Partner che si occuperà di affrontare in maniera professionale le questioni relative alla riforma dei regolamenti UCI, ai diritti tv delle gare italiane nonchè ai contratti e alla tutela dei team e degli atleti italiani.
“Abbiamo sentito il bisogno di farci affiancare da uno studio legale perchè riteniamo che oggi, di fronte ad un ciclismo mondializzato, sia necessario avere delle competenze specifiche a livello giuridico internazionale” ha spiegato Stefano Piccolo, segretario della Lega Ciclismo. “Noi come Italia abbiamo guidato, negli anni 80, la stesura dei regolamenti UCI come siamo stati abituati a conoscerli fino ad oggi. Negli ultimi anni, però, l’UCI è intervenuta anche su aspetti che vanno ben aldilà delle questioni sportive, come ad esempio la valutazione economica e finanziaria dei team. Vogliamo provare ad essere protagonisti a livello internazionale anche in questa fase e per questo abbiamo scelto di rivolgerci a Rödl & Partner”.
Uno studio associato che ha aperto da circa un anno un “Dipartimento Sport” fortemente voluto dall’Avv. Eugenio Bettella e dal Dott. Giovanni Fonte, diretto dall’Avv. Riccardo Giacomin e di cui fa parte anche il dott. Fabio Vegni, figlio di Mauro Vegni direttore del Giro d’Italia e delle altre classiche allestite da RCS Sport.
“Il nostro studio, da circa un anno, ha inteso mettere insieme alcune professionalità che già erano presenti singolarmente per formare un vero e proprio Dipartimento specializzato in diritto sportivo” illustra l’Avv. Giacomin. “L’impegno assunto con la Lega Ciclismo di seguire e contribuire alla crescita e al rilancio del ciclismo italiano secondo quella che è una visione condivisa con le varie componenti della Lega stessa”.
E tra queste componenti ci sono anche gli organizzatori: “In questi anni posso dire di aver studiato come funziona il sistema all’interno di RCS Sport. La mia è una passione per questo sport che sono felice di poter mettere a disposizione dell’intero ambiente” aggiunge Fabio Vegni. “RCS attualmente ha una professionalità e una forza tali da riuscire a tutelarsi autonomamente ma spero che quanto ho appreso lì possa essere d’aiuto anche per tutti gli altri organizzatori e team manager che compongono il ciclismo italiano”.
Avvocati in prima linea, dunque. Anche se nessuna guerra all’UCI, però, è nei programmi della stessa Lega Ciclismo. A tranquillizzare tutti ci pensa l’avv. Giacomin: “Il nostro primo obiettivo in qualità di consulenti è quello di sensibilizzare team manager e organizzatori riguardo alla riforma UCI. Siamo convinti che i nostri dirigenti debbano fare sistema e, in qualche caso, unire le forze: sarebbe meglio avere magari due team professional in meno pur di mantenerne due con maggior forza economica per poter ambire ad un ruolo da protagonisti in campo internazionale. Poi stiamo studiando la riforma UCI in itinere valutarne anche da un punto di vista giuridico tutti i profili e le modalità di attuazione”.
Formazione è anche la parola d’ordine di Fabio Vegni. “In Italia il ciclismo si trova, purtroppo, più indietro ad altre discipline, come ad esempio il calcio. C’è bisogno di far crescere tutti gli operatori e in questo credo potrà essere molto utile le diverse professionalità che il nostro studio è in grado di offrire”.
Intanto la Ciclismo Cup ha perso la possibilità di mettere in palio una Wild Card per il prossimo Giro d’Italia e l’accordo Lega-Rai-PMG è ancora in fase di definizione. “Il problema è che oggi il ciclismo italiano è un soggetto economico debole che, pur a dispetto di uno dei movimenti più importanti al mondo, non ha la forza di imporre all’UCI la rotta da seguire per il futuro. L’auspicio è che lavorando a stretto contatto con Rödl & Partner si possa far crescere anche sotto questo aspetto il nostro sport” ha concluso Stefano Piccolo.
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