Il 2019 sarà un anno destinato a cambiare completamente gli equilibri del ciclismo italiano così come gli appassionati sono abituati a considerarli. La crescita esponenziale delle formazioni continental, l’apertura dei calendari, la possibilità di essere invitati anche a gare professionistiche di primo piano, permetterà a diversi team di essere ancor più competitivi. Tante nuove opportunità, tutte da provare immaginando anche soluzioni innovative.
SENZA CONTRATTO – Se da una parte questo permetterà a tanti talenti italiani di affermarsi in campo internazionale, dall’altra vedrà una intera generazione di giovani promesse uscire dal mondo dei prof. Nomi che hanno scritto pagine esaltanti tra gli Under 23, ragazzi che hanno vestito la maglia azzurra e hanno militato recentemente in formazioni di altissimo livello ma che, nonostante questo, sono rimasti senza una sistemazione.
Atleti che, nell’immaginario collettivo degli sportivi, avrebbero meritato ben altri palcoscenici per affermarsi e tenere alto il tricolore. Di fronte a questa situazione gli appassionati delle due ruote si ritrovano sempre più spesso a discutere di come, questi corridori, magari sfruttando la nuova normativa continental potrebbero comporre un team di altissimo livello.
Ecco perchè la redazione di ciclismoweb.net ha scelto di “giocare”, in una sorta di fantaciclismo, per costruire un ipotetico “Dream Team Italia” che potrebbe debuttare al prossimo Trofeo Laigueglia e, perchè no, gareggiare in alcune prove del calendario nazionale come la Coppa San Geo, il Memorial Polese, la Strade Bianche di Romagna, il Gp San Giuseppe e molte altre di questo rango.
LE REGOLE – Innanzitutto le regole del gioco. Per costituire una ipotetica Continental con licenza italiana (max 16 atleti) sarebbe necessario introdurre un 50% di atleti Under 23, da ingaggiare tra coloro che attualmente non hanno trovato spazio. L’altro 50% della squadra, però, non avrebbe alcun limite d’età. Alle gare nazionali potrebbero partecipare tutti gli atleti con età massima 27 anni e, quindi, nati dal 1992 in poi.
IL DREAM TEAM – Un dream team che si rispetti dovrebbe avere alcuni atleti d’esperienza in grado di fare da registi in gara e di affermarsi in campo professionistico. Quattro nomi da World Tour sarebbero senza dubbio il bellunese Davide Malacarne, il romagnolo Alan Marangoni, il bresciano Simone Ponzi e il trevigiano Marco Coledan.
Al loro fianco inseriremmo quattro colonne portanti del calibro di Omar Bertazzo, già prof e attualmente grande protagonista del mondo fixed, Michele Gazzara, scalatore di classe sopraffina, Andrea Dal Col, velocista di razza sceso di bici nel 2016 e Gianluca Milani che non ha ottenuto lo status di professionista ma ha dimostrato ampiamente di esserlo.
Lo zoccolo duro dei “giovani” che potrebbero gareggiare in tutte le gare nazionali sarebbe composto da sei uomini di altissima qualità: Simone Andreetta, Alex Turrin, Raffaello Bonusi e Mirco Trosino che fino a fine 2018 erano tesserati in campo professionistico a cui si aggiungerebbero Giacomo Berlato e Luca Chirico che hanno chiuso l’attività su strada proprio nel corso del 2018.
Il Dream Team Italia è fatto. Ora per far sognare gli appassionati delle due ruote, in un progetto di grande rilancio di tutti questi grandi talenti, servirebbe un team manager in grado di motivarli a tornare in sella. Un nome, lo buttiamo lì, potrebbe essere quello di Nicolò Rocchi che sta facendo apprendistato come coach nel calcio… Sognare, non costa nulla e se questo progetto vi ha regalato un sorriso significa che la passione per le due ruote batte ancora forte dentro di voi.
Roster Dream Team Italia:
1. Simone Andreetta (1993)
2. Alex Turrin (1992)
3. Giacomo Berlato (1992)
4. Mirko Trosino (1992)
5. Luca Chirico (1992)
6. Raffaello Bonusi (1992)
7. Andrea Dal Col (1991)
8. Gianluca Milani (1991)
9. Michele Gazzara (1990)
10. Omar Bertazzo (1989)
11. Marco Coledan (1988)
12. Simone Ponzi (1987)
13. Davide Malacarne (1987)
14. Alan Marangoni (1986)
T.M.: Nicolò Rocchi
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