Ordine d’arrivo cronometro individuale juniores:
1° Remco Evenepoel (Belgio) 33’15”
2° Lucas Plapp (Australia) a 1’23”
3° Andrea Piccolo (Italia) a 1’37”
4° Michel Hessmann (Germania) a 1’47”
5° Soren Waerenskjold (Norvegia) a 1’50”
6° Ilan Van Wilder (Belgio) a 2’01”
7° Manuel Michielsen (Olanda) a 2’10”
8° Joseph Laverick (Gran Bretagna) a 2’21”
9° Jacob Hindsgaul (Danimarca) a 2’26”
10° Michael Garrison (Usa) a 2’32”
Tutto secondo pronostico nella cronometro iridata riservata agli juniores: vince, anzi, stravince il belga Remco Evenepoel, autentico mattatore della categoria che ora guarda con interesse alla prova in linea. Sul podio con il belga salgono un sorprendente australiano, Lucas Plapp e il bravissimo italiano, Andrea Piccolo. L’azzurro, al primo anno nella categoria, strappa una medaglia di bronzo che sa di promessa in prospettiva futura anche se il passivo di 1’37” dal neo-campione del mondo obbliga tutti a mantenere i piedi per terra. Delusione, invece, per l’altro italiano in gara: Samuele Manfredi che ha chiuso in 32^ posizione una stagione ricca di alti e bassi.
“Questo era il mio principale obiettivo di quest’anno. Volevo questo titolo, è il più importante per me. Volevo vincere per il Belgio e per Igor Decraene che ha vinto questa corsa cinque anni fa e poi ci ha lasciato tragicamente. Nei primi 10 chilometri ho cercato di gestirmi poi sono andato a tutta: è bellissimo quando il duro lavoro ti ripaga con queste soddisfazioni” ha spiegato in conferenza stampa Remco Evenepoel.
Sorriso sulle labbra anche per Andrea Piccolo: “Non mi aspettavo il podio, ma l’ho sognato. Ho preparato bene questa prova, sapevo che Remco era di un altro pianeta quindi questa medaglia vale come se fosse d’argento. Sono davvero contento, non mi rendo ancora conto di cosa ho fatto. Dedico questo podio mondiale alla mia famiglia, che è venuta qui a supportarmi, alla Nazionale e a tutta la squadra”.
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