Ordine d’arrivo:
1° Alberto Contador (Trek Segafredo) 3h31’33”
2° Wout Poels (Sky) a 17”
3° Chris Froome (Sky)
4° Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) a 35”
5° Franco Pellizotti (Bahrain Merida) a 51”
6° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida)
7° Steven Kruijswijk (Team LottoNL Jumbo)
8° Wilco Kelderman (Team Sunweb) a 1’11”
9° Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) a 1’25”
10° Michael Woods (Cannondale Drapac) a 1’36”
Classifica generale:
1° Chris Froome (Sky)
2° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 2’15”
3° Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) a 2’51”
4° Alberto Contador (Trek Segafredo) a 3’11”
5° Wilco Kelderman (Team Sunweb) a 3’15”
6° Wout Poels (Sky) a 6’45”
7° Michael Woods (Cannondale Drapac) a 7’56”
8° Miguel Angel Lopez (Astana) a 8’59”
9° Steven Kruijswijk (Team LottoNL Jumbo) a 11’04”
10° Tejay Van Garderen (BMC) a 15’36”
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L’ultimo colpo del “pistolero” Alberto Contador arriva nell’ultima e decisiva tappa con arrivo in salita della Vuelta Espana. Una salita mitica quella dell’Alto de L’Angliru che incorona per l’ultima volta il madrileno della Trek Segafredo anche se non riscrive l’intera classifica generale: Chris Froome si conferma il re della corsa a tappe iberica, il messinese Vincenzo Nibali mantiene la seconda piazza mentre a completare il podio è il russo Ilnur Zakarin.
Nel successo di Alberto Contador c’è tutta la tenacia e le qualità di un campione che ha segnato un’epoca. Vincere prima di salutare il grande pubblico, anche se si tratta “solo” di un successo di tappa era il sogno dello spagnolo che mancherà molto al mondo delle due ruote.