Ordine d’arrivo:
1° Arnaud Demare (FDJ) in 6h54’45”
2° Ben Swift (Team Sky)
3° Jurgen Roelandts (Lotto Soudal)
4° Nacer Bouhanni (Cofidis)
5° Greg Van Avermaet (BMC)
6° Alexander Kristoff (Katusha)
7° Heinrich Haussler (IAM Cycling)
8° Filippo Pozzato (Sutheast Venezuela)
9° Sonny Colbrelli (Bardiani CSF)
10° Matteo Trentin (Etixx Quick Step)
La 107esima Milano -Sanremo ha esaltato il francese Arnaud Demare. Il portacolori della FDJ ha messo in riga tutti nella volata che ha concluso la Classica di Primavera 2016, dove a conquistare i gradini più bassi del podio sono stati Ben Swift (Team Sky) e Jurgen Roelandts (Lotto Soudal). Solo quarto il grande atteso Nacer Bouhanni (Cofidis), frenato da un salto di catena. Caduta, invece, nei metri finali per il colombiano campione del mondo su pista Fernando Gaviria (Etixx).
IMPREVEDIBILE – Bella, baciata dal sole e imprevedibile. La Classicissima si conferma la gara più facile e più difficile allo stesso tempo. A decidere l’edizione 2016, la roulette russa degli ultimi due chilometri ha premiato un’altra sorpresa: si conferma, così, la tradizione del “6” impronosticabile. Nel 1996 era toccato a Gabriele Colombo, nel 2006 a sorprendere tutti era stato Filippo Pozzato, quest’oggi è stato il forte ma inatteso, Arnaud Demare.
Non hanno fatto la differenza nè la Cipressa nè il Poggio di Sanremo. Due salite annullate dal forte vento contrario e da un gruppo troppo folto per dividersi o per dare il via libera a chi, timidamente aveva provato l’allungo. Nessuna fortuna per un generoso Matteo Fedi (Southeast), qualche speranza in più per l’ex iridato Michael Kwiatkoski (Sky), che ha scollinato davanti a tutti sul mitico Poggio. Non appena la strada è tornata compatta, però, tutti i giochi si sono riaperti e mentre i riflettori erano tutti puntati su Peter Sagan (Tinkoff) e Fernando Gaviria (Etixx), il transalpino, ex campione del mondo tra gli under 23 a Copenhagen, Arnaud Demare (FDJ) ha scelto la traiettoria vincente. Demare vince superando indenne il capitombolo del colombiano Gaviria, aspettando il momento giusto per lanciare il proprio sprint e tenendo a bada la rimonta di Ben Swift (Sky). Per tutti gli altri rimane solo la possibilità di riprovarci a partire dalla prossima occasione: troppa fretta di attaccare per Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), per Greg Van Avermaet (BMC) e per Jurgen Roelandts (Lotto Soudal), poca lucidità per Peter Sagan (Tinkoff) e qualche watt in meno del necessario per la batteria degli italiani rimasta ancora una volta a bocca asciutta.
Il primo a non credere alla propria impresa è lo stesso Arnaud Demare: “È incredibile! Ci sono giornate come queste dove funziona tutto al meglio nonostante la sfortuna. Ero caduto alla fine della Cipressa. Sono rientrato solo in fondo al Poggio. Ho sempre avuto gambe fantastiche. Ero diventato Campione del Mondo Under 23 dopo una caduta. Sono ancora incredulo di aver vinto la Milano-Sanremo. È una vittoria enorme, è una corsa centenaria, straordinario, non so descrivere la mia felicità”.
di Andrea Fin
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