Ordine d’arrivo:
1° Steele Von Hoff (One Pro Cycling) 4h42’38”
2° Davide Viganò (Androni Sidermec)
3° Filippo Fortin (GM Europa Ovini)
4° Matteo Malucelli (Unieuro Wilier Trevigiani)
5° Eduard Grosu (Nippo Vini Fantini)
6° Ivan Balykin (GM Europa Ovini)
7° Dennis Bakker (Parkhotel Valkenburg)
8° Nicola Genovese (Area Zero D’Amico)
9° Ruben Ramos (Tusnad Cycling Team)
10° Nikodemus Holler (Stradalli Bike Aid)
Classifica generale:
1° Steele Von Hoff (One Pro Cycling)
2° Davide Viganò (Androni Sidermec) a 2″
3° Andrei Nechita (Naz. Romania) a 3″
4° Daniel Crista (Tusnad Cycling Team) a 4″
5° Giacomo Berlato (Nippo Vini Fantini) a 5″
6° Iuri Filosi (Nippo Vini Fantini)
7° George Harper (One Pro Cycling) a 6″
8° Mauro Finetto (Unieuro Wilier Trevigiani)
9° Dennis Bakker (Parkhotel Valkenburg)
10° Eduard Grosu (Nippo Vini Fantini) a 7″
Una volata magistrale ha regalato a Steele Von Hoff il successo nella prima frazione del Sibiu Cycling Tour: 193,5 chilometri partiti e approdati nella città rumena al termine dei quali il portacolori della One Pro Cycling ha alzato le braccia al cielo precedendo due dei grandi favoriti di giornata, Davide Viganò (Androni Sidermec) e Filippo Fortin (GM Europa Ovini), mentre Matteo Malucelli (Unieuro Wilier Trevigiani), incappato in un problema meccanico nel finale, si è accasato in quarta piazza.
L’australiano classe 1987, al secondo centro della stagione, ha anche indossato la Maglia Gialla di leader della classifica generale, sfilandola dalle spalle di Andrei Nechita (Nazionale Romania), vincitore del prologo introduttivo.
LA CRONACA – Tanti chilometri. Tanto vento. Il tutto, accompagnato da quattro gran premi della montagna intermedi e da una penuria di vera pianura. Il primo tracciato in linea dell’edizione 2016, adatto alle ruote veloci più resistenti alle asperità, si è animato dopo quindicimila metri con una fuga promossa da Luis Mora (Area Zero D’Amico), Emil Dam Sorensen (Team Soigneur), Daniel Crista (Tusnad Cycling Team) e Daniel Turek (Cycling Academy Team).
Il quartetto ha guadagnato un vantaggio massimo di otto minuti e messo pancia a terra il gruppo, che è riuscito – non senza tribolazione – ad aver ragione dei battistrada solamente nelle battute conclusive grazie al lavoro di Unieuro, CCC, Androni e Nazionale rumena. L’ultimo degli ardimentosi ad arrendersi al ritorno del plotone – il talentuoso ceco Turek – è stato, infatti, riportato tra i ranghi a quattro km dalla fettuccia bianca; il successivo rush massivo ha regalato, poi, la gioia del trionfo al granitico Von Hoff e lasciato ai – comunque – ottimi italiani la spartizione delle piazze d’onore.
VON HOff, “SEMPLICEMENTE FANTASTICO”. VIGANO’, “OGGI HO PRESO LE MISURE” – Steele Von Hoff svetta nella livrea dai toni pastello e si illumina di un sorriso che la dice lunga sulla sua contentezza. “E’ fantastico,” ha spiegato prima di salire sul palco dove è stato premiato come migliore della giornata. “Sapevo che questa tappa era adatta a me e puntavo a fare bene. La mia squadra è stata fantastica! La fuga poteva essere pericolosa, ma siamo riusciti a ricucire e io a vincere.”
Sul secondo gradino del podio, al tremine di una volata tiratissima, è salito Davide Viganò. Divisa rossa e contentezza in volto, nonostante la vittoria sfuggita di pochissimo. “Con Francesco Gavazzi – l’altro uomo della compagine diretta dal Team Manager Gianni Savio deputato agli arrivi veloci, ndr- ci siamo guardati. Eravamo d’accordo che chi stava meglio di noi avrebbe fatto lo sprint. Lui è un amico, non abbiamo neanche bisogno di parlarci. Per noi sarebbe stato meglio che la salita finale fosse un po’ più dura, per fare maggiore selezione ma sono, comunuqe, contento di come sia andata. Mi sono trovato un po’ indietro e ho dovuto rimontare. Forse per questo è mancata la vittoria. Oggi ho preso le misure, ma la prossima volta…”
[banner]G-SILVIA[/banner]
Da Sibiu, Silvia Tomasoni