Omnium Maschile – 4^ Prova – Chilometro:
1° Dylan Kennett (Nuova Zelanda) 1’00″923
2° Glenn O’Shea (Australia) 1’02″332
3° Elia Viviani (Italia) 1’02″338
4° Fernando Gaviria (Colombia) 1’02″469
5° Lasse Norman Hansen (Danimarca) 1’02″538
6° Mark Cavendish (Gran Bretagna) 1’02″868
7° Tim Veldt (OLanda) 1’03″464
8° Chun Wing Leung (Hong Kong) 1’03″730
9° Roger Kluge (Germania) 1’03″797
10° Artyom Zakharov (Kazakistan) 1’03″941
Omnium Maschile – 5^ Prova – Chilometro:
1° Dylan Kennett (Nuova Zelanda) 12”506
2° Elia Viviani (Italia) 12”660
3° Mark Cavendish (Gran Bretagna) 12”793
4° Lasse Norman Hansen (Danimarca) 12”832
5° Gael Suter (Svizzera) 12”981
6° Glenn O’Shea (Australia) 13”053
7° Tim Veldt (Olanda) 13”170
8° Chun Wing Leung (Hong Kong) 13”265
9° Thomas Boudat (Francia) 13”272
10° Fernando Gaviria (Colombia) 13”273
Omnium Maschile – Classifica generale finale:
1° Elia Viviani (Italia) 207 p.
2° Mark Cavendish (Gran Bretagna) 194
3° Lasse Norman Hansen (Danimarca) 192
4° Fernando Gaviria (Colombia) 181
5° Thomas Boudat (Francia) 172
6° Roger Kluge (Germania) 167
7° Glenn O’Shea (Australia) 144
8° Dylan Kennett (Nuova Zelanda) 143
9° Tim Veldt (Olanda) 111
10° Artyom Zakharov (Kazakistan) 111
Favolosa impresa di Elia Viviani che nella notte si è laureato come il più forte pistard dell’Olimpo. Elia è stato più forte di tutto e tutti nella specialità regina del ciclismo su pista, l’omnium, un oro costruito grazie alle straordinarie prestazioni offerte nell’inseguimento individuale e nel chilometro da fermo. Durante i 160 giri della corsa a punti, infine, è accaduto di tutto. Al comando della classifica dopo la quinta prova, il campione di Vallese di Oppeano nella sesta doveva solo monitorare la situazione e non lasciare troppe volate agli avversari, in primis Mark Cavendish, e al campione olimpico di Londra 2012, il danese Lasse Norman Hansen.
CADUTA E RINASCITA – Invece, le preoccupazioni per Elia sono arrivate presto, quando mancavano 108 giri dal termine. All’uscita di curva causa un contatto tra il sudcoreano Park Sanghoon e Cavendish, l’asiatico è rovinato a terra trascinando con se pure Viviani. Prima un gesto di rabbia o poi, una volta capito che non c’erano particolari conseguenze a livello fisico, Elia è risalito in sella e si è messo all’inseguimento del gruppo, nel frattempo rallentato dalla bandiera gialla. L’allievo di Marco Villa, transitato al ciclismo all’età di nove anni dopo aver praticato una serie di sport (dal pattinaggio a rotelle al calcio dove ha ricoperto il ruolo di portiere), l’ha costruito step by step. Infine, la corsa a punti dove dopo la caduta è stata una sfida tra l’azzurro del Team Sky, il britannico (alla fine argento), il colombiano Gaviria Rendon (primo della corsa a punti ma quarto nella generale) e il danese Hansen (bronzo).
ORO E ADDIO ALLA PISTA – Tra i 40 ed i 10 giri dal termine Viviani ha messo in cassaforte il suo oro: “Ho vinto per gli italiani, il supporto dei nostri tifosi in Italia è incredibile” ha commentato Elia. “Un po’ di paura c’è stata – racconta il 27enne pistard – pero’ dopo il cambio di bicicletta sono ripartito ed il mio corpo stava bene. Nei dieci giri intermedi ho mantenuto la calma, il tabellone diceva che ero ancora leader e dunque dovevo controllare. Una caduta non poteva rovinare tutto, ero venuto qui solo per l’oro, un altro colore non mi interessava”. Nel dopo premiazioni c’è anche il tempo per guardare al futuro e Viviani conferma di avere tutta l’intenzione di dedicarsi alla strada per puntare a nuovi importanti obiettivi: “Nei prossimi anni molto probabilmente non mi vedrete più in pista” confida il portacolori del Team Sky.
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Omnium Femminile – 1^ Prova – Scratch:
1^ Tatsiana Sharakova (Bielorussia)
a 1 giro:
2^ Laura Trott (Gran Bretagna)
3^ Jolien D’Hoore (Belgio)
4^ Sarah Hammer (Stati Uniti)
5^ Lauren Ellis (Nuova Zelanda)
6^ Annette Edmondson (Australia)
7^ Amalie Dideriksen (Danimarca)
8^ Laurie Berthon (Francia)
9^ Kirsten Wild (Olanda)
10^ Daria Pikulik (Polonia)
Omnium Femminile – 2^ Prova – Inseguimento individuale:
1^ Laura Trott (Gran Bretagna) 3’25”054
2^ Sarah Hammer (Usa) 3’26”988
3^ Jolien D’Hoore (Belgio) 3’30”202
4^ Amalie Dideriksen (Danimarca) 3’30”264
5^ Kirsten Wild (Olanda) 3’31”941
6^ Lauren Ellis (Nuova Zelanda) 3’33”221
7^ Annette Edmondson (Australia) 3’33”818
8^ Marlies Mejias Garcia (Cuba) 3’34”034
9^ Allison Beveridge (Canada) 3’36”938
10^ Tatsiana Sharakova (Bielorussia) 3’37”204
Omnium Femminile – 3^ Prova – Eliminazione:
1^ Laura Trott (Gran Bretagna)
2^ Jolien D’Hoore (Belgio)
3^ Sarah Hammer (Usa)
4^ Kirsten Wild (Olanda)
5^ Annette Edmondson (Australia)
6^ Amalie Dideriksen (Danimarca)
7^ Tatsiana Sharakova (Bielorussia)
8^ Anna Knauer (Germania)
9^ Laurie Berthon (Francia)
10^ Xiaoling Luo (Cina)