Ordine d’arrivo:
1° Richard Carapaz (Ecuador) 6h05’26”
2° Wout Van Aert (Belgio) a 1’07”
3° Tadej Pogacar (Slovenia)
4° Bauke Mollema (Olanda)
5° Michael Woods (Canada)
6° Brandon Mcnulty (Stati Uniti)
7° David Gaudu (Francia)
8° Rigoberto Uran (Colombia)
9° Adam Yates (Gran Bretagna)
10° Maximilian Schachmann (Germania)
E’ Richard Carapaz il nuovo campione olimpico: beffati i più attesi della vigilia, a partire da Van Aert e Pogacar costretti ad accontentarsi delle medaglie meno preziosi. Lontani, anzi, lontanissimi dal podio gli azzurri diretti da Davide Cassani: non inizia nel migliore dei modi la spedizione del ciclismo italiano all’appuntamento olimpico. Colpa del caldo, dell’umidità e di tante altre cose di cui, al contrario, sembrano non aver sofferto Carapaz e i migliori di giornata.
A decidere una prova olimpica massacrante, è stata una fuga a due che ha avuto come protagonisti, negli ultimi 30 chilometri di gara, Richard Carapaz e lo statunitense Brandon McNulty. I due sono andati di comune accordo sino agli ultimi sei chilometri quando Carapaz ha accellerato ulteriormente ed è andato a conquistare un oro storico per l’Ecuador.