Ordine d’arrivo:
1° Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) 5h23’19”
2° Arnaud Demare (Groupama FDJ)
3° Pascal Ackermann (Bora HAnsgrohe)
4° Matteo Moschetti (Trek Segafredo)
5° Giacomo Nizzolo (Dimension Data)
6° Jakub Mareczko (CCC Team)
7° Davide Cimolai (Israel Cycling Academy)
8° Manuel Belletti (Androni Sidermec)
9° Christian Knees (Ineos)
10° Sacha Modolo (EF Education First)
Classifica generale:
1° Primoz Roglic (Jumbo Visma)
2° Simon Yates (Mitchelton Scott) a 19″
3° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 23″
4° Miguel Angel Lopez (Astana) a 28″
5° Tom Dumoulin (Sunweb)
6° Rafal Majka (Bora Hansgrohe) a 33”
7° Bauke Mollema (Trek Segafredo) a 39”
8° Damiano Caruso (Bahrain Merida) a 40″
9° Pello Bilbao (Astana) a 42”
10° Victor De La Parte (CCC Team) a 45”
Il colombiano Fernando Gaviria Rendon (UAE Team Emirates) ha vinto la terza tappa del centoduesimo Giro d’Italia, da Vinci ad Orbetello di 220 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente a Arnaud Demare (Groupama – FDJ) e Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe). Primo sulla linea del traguardo, Elia Viviani (Deceuninck – Quick-Step) è poi stato declassato dalla Giuria a causa di una variazione di traiettoria giudicata scorretta.
Una scelta non condivisa, oltre che dal capitano della Deceuninck Quick Step, anche dal vincitore di giornata: “Non ho gioito sul palco premiazioni perché non mi piace vincere in questo modo” dice Fernando Gaviria. “Dal mio punto di vista il vincitore di giornata è Viviani. Non penso che abbia fatto una scorrettezza voluta, non ha mai guardato indietro, si è solo spostato per uscire dalla traiettoria. È la prima volta che mi capita di vincere in questo modo, a in velocista può capitare, così come possono capitare le retrocessioni. Ringrazio comunque la squadra per il lavoro fatto e spero di regalargli presto una vittoria senza discussioni”.
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