Ordine d’arrivo:
1° Davide Formolo (UAE Team Emirates) 4h06’56”
2° Primoz Roglic (Jumbo Visma) a 33″
3° Thibaut Pinot (Groupama FDJ)
4° Emanuel Buchmann (Bora Hansgrohe)
5° Daniel Martinez (EF Education First)
6° Mikel Landa (Bahrain McLaren)
7° Guillaume Martin (Cofidis)
8° Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
9° Pavel Sivakov (Ineos) a 39″
10° Miguel Angel Lopez (Astana)
Classifica generale:
1° Primoz Roglic (Jumbo Visma)
2° Thibaut Pinot (Groupama FDJ) a 14″
3° Emanuel Buchmann (Bora Hansgrohe) a 20″
4° Guillaume Martin (Cofidis) a 24″
5° Mikel Landa (Bahrain McLaren) a 26″
6° Daniel Martinez (EF Education First)
7° Egan Bernal (Ineos) a 31″
8° Miguel Angel Lopez (Astana) a 32″
9° Nairo Quintana (Arkéa Samsic) a 35″
10° Richie Porte (Trek Segafredo)
Straordinaria impresa per Davide Formolo al Giro del Delfinato: il campione italiano che la prossima settimana rimetterà in palio la maglia tricolore a Bassano del Grappa (Vi), si è preso la soddisfazione di conquistare una delle frazioni più impegnative della breve gara a tappe francese andandosene in solitaria quando al traguardo mancavano ancora più di 70 chilometri.
I big alle sue spalle sono rimasti coperti alla ruota del treno della Jumbo Visma che ha scortato sin sulla linea d’arrivo il leader della classifica generale Primoz Roglic. Spettacolare la tenacia del veronese della UAE Team Emirates che ha saputo resistere al ritorno di tutti gli inseguitori giungendo a braccia alzate in perfetta solitudine a St Martin de Belleville. Dopo il podio centrato alla Strade Bianche e la delusione patita alla Milano-Sanremo, dunque, Davide Formolo si è preso una bella rivincita in attesa di affrontare il Tour de France in appoggio a Fabio Aru.
La soddisfazione nelle parole di Davide Formolo, che con i punti raccolti oggi lungo il percorso è diventato anche capoclassifica nella graduatoria degli scalatori: “Questa vittoria giunge dopo settimane di allenamento in altura con la squadra e dopo aver corso le Strade Bianche e la Milano-Sanremo: il successo di oggi mi ripaga dell’errore commesso nella Classicissima, quando sul Poggio ero un po’ troppo indietro per riuscire a seguire l’allungo di Van Aert. Oggi siamo andati in fuga molto presto, poi però, quando ho visto che il vantaggio ai piedi del Col de la Madeleine non ci avrebbe consentito di andare al traguardo, ho deciso di contrattacare per provare ad ampliare il margine sul gruppo, anche sapendo che l’ultima salita non sarebbe stata così dura per poter fare la differenza rispetto gli altri attaccanti. Ho speso molte energie nella valle che conduceva verso la salita finale, anche perché il caldo era opprimente, quindi ho imboccato l’ascesa verso il traguardo senza la certezza di giungere da solo all’arrivo, ma infine sono riuscito a centrare questo successo”.