Ordine d’arrivo:
1° Nikias Arndt (Giant Alpecin)
2° Matteo Trentin (Etixx Quick Step)
3° Sache Modolo (Lampre Merida)
4° Alexander Porsev (Katusha)
5° Sean De Bie (Lotto Soudal)
6° Ivan Savitskiy (Gazprom RusVelo)
7° Rick Zabel (BMC)
8° Eduard Grosu (Nippo Vini Fantini)
9° Jay McCarthy (Tinkoff)
10° Alberto Bettiol (Cannondale)
Classifica generale finale:
1° Vincenzo Nibali (Astana)
2° Esteban Chaves (Orica GreenEdge) a 52″
3° Alejandro Valverde (Movistar) a 1’17”
4° Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo) a 1’50”
5° Rafal Majka (Tinkoff) a 4’37”
6° Bob Jungels (Etixx Quick Step) a 8’31”
7° Rigoberto Uran (Cannondale) a 11’47”
8° Andrey Amador (Movistar) a 13’21”
9° Darwin Atapuma (BMC) a 14’09”
10° Kanstantsin Siutsou (Dimension Data) a 16’20”
Vuelta a Espana 2010, Giro d’Italia 2013, Tour de France 2014. Giro d’Italia 2016. Si può vincere e trionfare. Vincenzo Nibali ha trionfato.
A Torino, sede d’arrivo della 21esima tappa, lo Squalo dello Stretto guarda la Maglia Rosa – la sua Maglia – con la consapevolezza che nessuno gliela sfilerà più e gli occhi si fanno umidi di lacrime.
Sul secondo gradino del podio, dopo tre settimane di battaglie, sale Esteban Chaves, piccolo Colibrì colombiano sorridente che ha emozionato un Paese; sul terzo, l’immenso spagnolo Alejandro Valverde. Ma, su quello più alto, c’è un Nibali-gladiatore, che alle difficoltà ha risposto da Campione, ribaltando una corsa che sembrava perduta e trasformando in realtà il sogno dell’Italia intera.
IL COLORE ROSA – La rabbia e la delusione. Le gambe che non girano come vorrebbe. Le vette che si allontanano sotto alle ruote, al pari degli avversari. Sulle prime grandi montagne, Nibali soffre. Il siciliano paga dazio, china il capo davanti alla strada in salita e agli altri papabili al successo, che sembrano averne più e meglio di lui. La vittoria del secondo Giro d’Italia, dopo quello dominato nel 2013, pare essere un’illusione. Ma, sulle Alpi, il messinese rialza la testa e l’Inferno si trasforma in Paradiso. Fa pace con se stesso e con le altimetrie. Pedalata dopo pedalata, come accompagnato da un coro celestiale di angeli, costruisce l’impresa. A Risoul vince da grandissimo, quale è. E la Maglia Rosa diventa una possibilità. A Sant’Anna di Vinadio attacca, scappa via verso la cima e, lassù vicino al cielo, la livrea del colore più bello diventa una certezza.
NIZZOLO DECLASSATO, VITTORIA AD ARNDT – Pioggia e anche qualche caduta. L’ultimo atto della 99esima edizione, passerella partita da Cuneo e approdata al circuito del capoluogo piemontese, è un festival riservato alle – poche – ruote veloci rimaste in gruppo dopo che la coppia LottoNL Jumbo, composta da Jos Van Emden e Maarten Tjallingii, viene ripresa all’imbocco dell’ultima tornata e a Sean De Bie (Lotto Soudal) – scattato alla flamme rouge – non riesce la fiammata che aveva esaltato, invece, il tedesco Roger Kluge (IAM). A festeggiare sotto all’arco dell’arrivo è, finalmente, Giacomo Nizzolo. L’alfiere Trek Segafredo dopo i tantissimi piazzamenti rimonta poderosamente De Bie ed Eduard Grosu (Nippo Vini Fantini) cogliendo quella che sarebbe stata una meritatissima vittoria e un impreziosimento della Maglia Rossa, conquistata per il secondo anno di fila. Il tempo dei festeggiamenti per il milanese dura, però, poco: il suo sprint, che aveva suscitato le rimostranze di Sacha Modolo (Lampre Merida) – il veneto blu-fucsia aveva, infatti, lamentato di essere stato chiuso contro le transenne – è stato valutato “irregolare” dalla giuria, che lo ha declassato in dodicesima posizione consegnando la prima piazza al giovane tedesco Nikias Arndt (Giant Alpecin). Brutta caduta nel finale per Sonny Cobrelli (Bardiani Csf), che scatta sullo strappo ma finisce al suolo dopo – stando alle prime ricostruzioni – un contatto fortuito con uno spettatore a bordo strada.
LE MAGLIE:
MAGLIA ROSA “ENEL” – Classifica Generale: Vincenzo Nibali (Astana)
MAGLIA ROSSA “ALGIDA” – Classifica a Punti: Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo)
MAGLIA AZZURRA “BANCA MEDIOLANUM” – Classifica GPM: Mikel Nieve (Team Sky)
MAGLIA BIANCA “EUROSPIN” – Classifica Giovani: Bob Jungels (Etixx Quick Step)
RITIRATI: Lars Ytting Bak (Lotto Soudal)