Ordine d’arrivo:
1° Matej Mohoric (Bahrain Merida) 6h04’02”
2° Nico Denz (Ag2r La Mondiale)
3° Sam Bennett (Bora Hansgrohe) a 34″
4° Enrico Battaglin (LottoNL Jumbo)
5° Davide Ballerini (Androni Sidermec)
6° Mads Wurtz Schmidt ( Katusha Alpecin)
7° Francesco Gavazzi (Androni Sidermec)
8° Jarlinson Pantano (Trek Segafredo)
9° Gianluca Brambilla (Trek Segafredo)
10° Josè Goncalves (Katusha Alpecin)
Classifica generale:
1° Simon Yates (Mitchelton Scott)
2° Tom Dumoulin (Sunweb) a 41″
3° Thibaut Pinot (Groupama FDJ) a 46″
4° Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) a 1’00”
5° Richard Carapaz (Movistar) a 1’23”
6° George Bennett (LottoNL Jumbo) a 1’36”
7° Rohan Dennis (BMC) a 2’08”
8° Pello Bilbao (Astana)
9° Michael Woods (EF Education First) a 2’28”
10° Chris Froome (Sky) a 2’30”
L’ex iridato juniores e under 23 (2012 e 2013), Matej Mohoric è diventato grande. A sancirlo è stato il traguardo di Gualdo Tadino, al termine di una delle frazioni più pazze di sempre. La decima tappa del Giro d’Italia 2018 ha visto lo sloveno promuovere la più classica delle fughe nei primissimi chilometri.
Un’azione che avrebbe dovuto monopolizzare la cronaca odierna e che, invece, è stata interrotta dalla crisi di Esteban Chaves (Mitchelton Scott) sulle rampe del primo GPM, quello di Fonte della Creta, che ha fatto mettere il turbo agli avversari che pensano alla classifica generale.
Per questo motivo il gruppo si è spezzato in due tronconi con tutti i big della classifica che si sono ben presto riportati sulla fuga della prima ora, decisi ad allargare il gap sulla seconda parte del gruppo naufragata ad oltre 20 minuti di ritardo.
E’ così che Matej Mohoric ha dovuto riprovarci, ad una ventina di chilometri dal traguardo quando è riuscito ad andarsene in compagnia di Davide Villella (Astana) e Nico Denz (Ag2r): lo sloveno ha attaccato a testa bassa fino a quando solo il tedesco è riuscito a resistere sulla sua ruota. Inevitabile lo sprint a due, con un lungo testa a testa che ha visto festeggiare proprio Mohoric. A 34″ l’arrivo della prima parte del gruppo che sancisce i nuovi equilibri in classifica generale.
Il vincitore di tappa Matej Mohoric ha confidato dopo il traguardo: “L’obiettivo di oggi era andare in fuga. L’ho fatto all’inizio con altri 12 corridori ma sfortunatamente, a causa di quello che è successo a Chaves, il gruppo ci ha ripreso. Sono rimasto vicino a Domenico Pozzovivo, poi gli ho chiesto se potevo seguire lo scatto di Villella, mi sentivo molto bene. Mi ha dato l’ok e ho colto questa opportunità. Non ero convinto di vincere lo sprint con Nico Denz, ecco perché ho provato a staccarlo un paio di volte. Forse nel finale ho tirato un po’ più di lui. È stata una frazione difficile, anche lo sprint è diverso in queste condizioni rispetto a quando si hanno gambe fresche. Sono partito lento ed ho progressivamente aumentato la mia velocità fino al massimo. Siamo venuti al Giro per provare a vincere le tappe con qualche fuga di Giovanni Visconti o con me e le volate con Niccolò Bonifazio, ma il nostro obiettivo principale rimane quello di aiutare Pozzovivo per la Classifica Generale”.
Giornata ricca di insidie per la Maglia Rosa Simon Yates che ha spiegato: “È stata una tappa dura, sopratutto l’inizio, una frazione veramente aggressiva come non ne vedevo da un po’. Di solito questo succeda nelle tappe brevi ma oggi abbiamo affrontato una frazione veramente lunga, sempre ad alta velocità, non ci siamo mai fermati. Inizialmente speravo che Esteban Chaves sarebbe stato in grado di recuperare, ma andavamo forte, sono molto dispiaciuto per lui perché so che ha lavorato molto duramente per questo Giro. Per quanto riguarda le tattiche, avrei preferito che fosse ancora lì, avremmo potuto giocarci più carte. Non ho paura della terza settimana ma della cronometro. So che perderò un po’ di tempo. Ecco perché oggi ho voluto guadagnare tre secondi in uno sprint intermedio. Se riuscissi a guadagnare ancora qua e là sarei felice. Sono fiducioso, sto bene e ho una grande squadra che mi supporta, ma so che non sarà facile. I miei rivali sono molto forti. Sono sicuro di me come sempre, sto capendo cosa sto cercando di ottenere”.