Il cambiamento ha investito il mondo dello sport ma lo ha fatto in maniera silenziosa. Da oggi cambia tutto eppure in pochi sembrano essersene accorti. A gestire i finanziamenti pubblici allo sport italiano, infatti, da oggi non sarà più il Coni ma direttamente il Governo che ha costituito per questo la Sport e Salute spa.
Si parla di 408 milioni di euro all’anno, forse qualcosa in più se le entrate del totocalcio dovessero fruttare bene. 40 milioni restano al Coni per organizzare la preparazione olimpica, gli altri 368 andranno direttamente alle federazioni e a decidere quali discipline premiare e quali no sarà niente meno che la politica.
A comporre il cda della Sport e Salute, infatti, saranno l’amministratore delegato Rocco Sabelli, top manager ex di Piaggio e Alitalia nominato direttamente dal sottosegretario Giancarlo Giorgietti, il professor Francesco Landi, primario di riabilitazione geriatrica, scelto dal Ministero della Salute, e la professoressa Giulia Maria Cassani, insegnante di educazione fisica di milano ed ex quattrocentista, scelta dal Ministero dell’Istruzione.
A sedere nel consiglio di amministrazione ci sarà anche Carlo Mornati, segretario generale del CONI.
I fondi per lo sport passano dunque dalla gestione opaca e autoreferenziale del Coni a quella della politica, interessata forse più ai voti che ai risultati: se il cambiamento avrà fatto bene lo sapranno solo i posteri.
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