Era sabato 27 febbraio quando, all’indomani delle elezioni federali che hanno promosso Cordiano Dagnoni come nuovo presidente della FCI, tra mille incertezze e punti interrogativi ancora legati alla pandemia da Covid-19 prendeva il via la stagione 2021. Una annata che, tra gli Under 23 è stata segnata nella prima parte dalla rivelazione del giovane spagnolo Juan Ayuso.
A brillare, invece, nella seconda parte di stagione, è soprattutto un Filippo Baroncini stellare nel campionato mondiale di Leuven: una vittoria arrivata dopo il secondo posto centrato ai Campionati Europei e dopo il successo nel campionato italiano a cronometro che già avevano reso speciale il 2021 di Baroncini. Una conferma per l’Italia del CT Marino Amadori, dopo l’oro ottenuto tra gli Under 23 ad Harrogate, in Gran Bretagna, nel 2019 con Samuele Battistella che consente a tutta l’Italia ciclistica di gonfiare il petto e di ritenersi, a buona ragione, ancora la nazione guida in questa categoria.
Siamo campioni del mondo anche in campo femminile grazie ad una Elisa Balsamo superlativa e ad una altrettanto brava Elisa Longo Borghini. Ma il mondo del ciclismo rosa, può contare su tanti elementi di primissimo piano a partire dalle esperte Marta Bastianelli e Tatiana Guderzo, per passare alle promesse di Soraya Paladin, Silvia Zanardi, Sofia Bertizzolo, Rachele Barbieri, Arianna Fidanza e Gaia Realini.
Un pianeta in continua crescita, quello femminile, che, anche nelle categorie giovanili ha fatto intravvedere delle ottime cose: Francesca Barale ed Eleonora Ciabocco continuano ad essere i punti di riferimento tra le juniores cosi come lo sono Federica Venturelli e Beatrice Bertolini tra le allieve e Linda Sanarini tra le esordienti. Il ricambio generazionale, insomma, è dietro l’angolo e può contare su degli ottimi elementi per continuare a raccogliere medaglie sia su strada sia su pista.
Tra gli juniores il 2021 ha assunto ben presto i colori nero-verdi, quelli che contraddistinguono la casacca della Borgo Molino Rinascita Ormelle. Il primo test attendibile si è vissuto al Giro del Friuli che ha consacrato il talento di Alessandro Pinarello, già messosi in luce alla prima uscita stagionale sul circuito delle conche. L’unica corsa a tappe per i team juniores, infatti, è stata l’occasione per apprezzare le giovani promesse della Borgo Molino in tutte le specialità: cronometro, salita e volata hanno sorriso loro mettendo le ali al team diretto da Pavanello e Merenti.
Anche quest’anno i Campionati Italiani su strada restano comunque un tabù per gli atleti della rappresentativa veneta costretti quest’anno ad inchinarsi alla super prestazione del lombardo Alessandro Romele della Trevigliese che, partito da lontano, ha saputo giungere in solitaria sin sul traguardo.
In campo internazionale i ragazzi di casa nostra hanno dovuto fare i conti con un lotto di atleti che sembrano appartenere già ad una categoria superiore. Su tutti i transalpini Romain Gregoire e Lenny Martinez capaci di portarsi via i successi nella cronosquadre delle Eccellenze delle Valli del Soligo, nel Trofeo GD Dorigo di Pieve di Soligo e il Giro della Lunigiana ma costretti ad inchinarsi, al campionato del mondo, alla superiorità del norvegese Per Strand Hagenes.
Ma a rendere memorabile questa annata juniores saranno i titoli europeo e mondiale ottenuti su pista dal trevigiano Samuele Bonetto. Per lui i paragoni già si sprecano ma quanto ha fatto intravvedere nell’inseguimento individuale, sommato al titolo italiano a cronometro e alle prestazioni nelle prove in linea meritano una autentica standing ovation.
Il 2021 ha segnato la ripartenza a pieno ritmo anche per esordienti e allievi che sono tornati a gareggiare con continuità sulle strade di tutta Italia. La squadra rivelazione tra gli allievi è stato senza dubbio il Marco Pantani Official Team che ha centrato il campionato italiano di chianciano terme con Ivan Toselli e si è ripetuto alla Coppa Dino Diddi con Jacopo Ficaccio. Due le maglie tricolori conquistate su strada, invece, dal vicentino Renato Favero che, dopo essersi laureato Campione Italiano a cronometro ha trascinato i propri compagni di squadra al successo anche nella cronometro a squadre.
Ancora più ampia la rosa degli esordienti che stanno crescendo con grande passione e dedizione. Tra i primi anni brilla Riccardo Benozzato della Sandrigo Bike mentre tra i più grandicelli c’è il “solito” Tommaso Marchi della Industrial Forniture Moro sempre davanti. Entrambi in questo 2021 hanno battagliato nel corso di tutta la stagione con i trentini della Forti e Veloci Brandon Fedrizzi e Alessio Magagnotti.
Questi i plurivittoriosi dietro i quali sta crescendo però una generazione che promette bene e che ben presto ci proporrà altri nomi interessanti per il futuro delle due ruote azzurre.