Il World Tour sarà sempre più Formula 1 e sempre meno ciclismo? Quel che è certo è che le scuderie automobilistiche continuano a manifestare sempre più interesse nei confronti del mondo del pedale. Dopo la McLaren che ha affiancato il Team Bahrain Merida è la Mercedes a lanciarsi in una nuova esperienza “ciclistica” al fianco del Team Ineos.
In realtà la Mercedes nel 2020 affiancherà non solo il Team Ineos di Carapaz, Froome, Thomas e Bernal ma anche la Ineos UK impegnata nella America’s Cup.
La partnership tra i tre team inglesi si baserà sulla condivisione delle conoscenze acquisite nei campi di progettazione e ricerca comuni alle tre discipline.
L’elemento comune principale risiede negli studi fluidodinamici, comprendenti le simulazioni CFD al computer e le analisi in galleria del vento. La fluidodinamica infatti riveste un ruolo centrale anche nel ciclismo e nelle regate, oltre che in Formula 1. Nelle tappe di competizioni quali il Tour de France o il Giro d’Italia, la progettazione della bici, la posizione del corridore in sella e il posizionamento nel gruppo sono frutto di accurati studi aerodinamici e strategici per ridurre al minimo il dispendio energetico dell’atleta.
Le moderne imbarcazioni partecipanti all’America’s cup invece sono provviste di appendici chiamate foils che permettono alla barca di sollevarsi dall’acqua, riducendo l’attrito idrodinamico. Combinando la precisione progettistica con l’abilità dell’equipaggio è possibile raggiungere l’obiettivo del 100% del tempo di volo durante la regata.
Toto Wolff, team principal del team Mercedes Formula 1, ha spiegato: “La domanda tecnologica in Formula 1 comporta che siamo ben posizionati nel supportare in aree specifiche il ciclismo e la vela nelle avanzate sfide tecnologiche, con un’attenzione particolare all’aerodinamica e alle capacità produttive dei componenti chiave. Quando Sir Jim Ratcliffe (patron del gruppo INEOS, ndr) ci ha parlato dell’idea di unire le tre organizzazioni, tutte dotate di eccellenza e grandi ambizioni per il futuro, come dimostrano i record in pista, abbiamo immediatamente visto l’opportunità di crescere, diversificare il nostro business e imparare da alcuni tra i team più vincenti nel mondo dello sport. Siamo molto eccitati dal potenziale di questo accordo nei mesi e negli anni a venire”.
Una “moda” quella di condividere la tecnologia della Formula 1 con altre discipline sportive che potrebbe coinvolgere presto anche la scuderia Ferrari: in passato gli uomini del Cavallino rampante hanno già collaborato con Colnago per realizzare e promuovere una bicicletta per pochi milionari. Un precedente che potrebbe portare la rossa in un prossimo futuro a tornare ad essere protagonista anche nel mondo delle due ruote, magari per dare vita ad un team World Tour tutto italiano…