Crisi di Governo, Pandemia, Olimpiadi e maglia azzurra. I temi si incrociano in maniera frenetica negli ultimi istanti del Governo Conte-Bis: il consiglio dei ministri, riunitosi prima che il premier Giuseppe Conte salga al Colle per rassegnare le proprie dimissioni, ha approvato il tanto atteso decreto legge sull’autonomia del Coni.
Il provvedimento arriva nell’ultimo giorno utile prima che il comitato esecutivo del Cio decidesse, nella riunione di domani, di sospendere il Coni e costringere così gli atleti italiani di andare alle Olimpiadi di Tokyo senza la bandiera tricolore.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Coni, Giovanni Malagò e dal presidente del CIO, Thomas Bach. “Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l’Italia venisse così duramente sanzionata già domani, ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell’indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019”, il commento del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora.
Il testo del decreto legge Cio prevede che per l’espletamento dei compiti relativi al proprio funzionamento e alle proprie attività istituzionali, “il Coni è munito di una propria dotazione organica” di 165 persone al massimo, di cui fino a dieci dirigenti.