L’inverno ha riportato Mathieu Van Der Poel (Corendon-Circus) al ciclocross, che è il suo ambiente naturale: è lì che ha mostrato per la prima volta il suo talento al mondo e dove attualmente ha dominato, in modo quasi offensivo per gli avversari, con nove vittorie in molte gare dall’inizio di novembre, Europei compresi. Ma ovunque Mathieu possa andare in bicicletta, qualsiasi ambiente sembra essere il suo ambiente naturale, tanto da riuscire a passare da una disciplina all’altra con assoluta facilità e risultati vincenti.
MULTIDISCIPLINA ALL’ENNESIMA POTENZA – La superstar olandese trascende le stagioni, come ha dimostrato brillantemente nel 2019. Dwars Door Vlaanderen e Amstel Gold Race, quarto nella Gent-Wevelgem e al Giro delle Fiandre. In estate, si è goduto la sua mountain bike, ottenendo vittorie nei campionati mondiali fondo (XCO) e tre prove della Coppa del Mondo MTB. In autunno, dopo aver fallito per una manciata di chilometri l’assalto al mondiale su strada, è tornato al ciclocross dove sembra non avere avversari.
Statistiche alla mano la sua ultima sconfitta in una gara di Coppa del Mondo di ciclocross risale al 17 dicembre 2017, quando chiuse terzo a Namur (Belgio) nella prova vinta da Wout Van Aert. Da allora, ha ottenuto 11 vittorie ed ha prolungato la serie in questi mesi vincendo anche a Tabor (Repubblica Ceca) tre giorni dopo la morte di suo nonno, l’icona del ciclismo francese Raymond Poulidor.
“Vorrei poter fare un bunny-hop abbastanza alto per poter andarlo a salutare”, ha poi scritto sui social media in omaggio a Raymond Poulidor.
Poulidor era il più grande fan di Van der Poel. Adri Van der Poel, il padre di Mathieu, era anche un atleta di talento ma, secondo Poulidor, “il nipote è più forte di suo padre e di suo nonno”.
MVDP ha ancora molta strada da fare per eguagliare il record di suo nonno (189 vittorie su strada), ma ha già dimostrato di poter essere un atleta versatile capace di aggiudicarsi in una sola stagione il mondiale ciclocross, quello della MTB e alcune classiche monumento su strada.
MEGLIO DI DE VLAEMINCK, WIGGINS ED EVANS – Van Der Poel non è il primo a coniugare strada e fuoristrada: attualmente alternano le due specialità, seppur con risultati ben diversi, l’azzurro Matteo Trentin e il ceco Zdenek Stybar. Tra i 31 atleti che hanno vinto il titolo mondiale Elite nel ciclocross, figurano atleti del calibro del francese Jean Robic (vincitore del Tour de France nel 1947), lo svizzero Pascal Richard (vincitore della gara su strada alle Olimpiadi di Atlanta 1996) e il belga Roger De Vlaeminck, che vinse tutte e cinque le Classiche Monumento del ciclismo su strada negli anni ’70-
Ci sono poi i biker che hanno dimostrato il proprio valore anche su strada come Cadel Evans: campione della Coppa del Mondo di MTB nel 1998 e 1999 che è riuscito a vincere il Tour de France 2020 nonchè il Campionato del Mondo su strada 2009.
Nella storia del ciclismo non mancano nemmeno le star della pista capaci di vincere anche su strada. Se non vi bastano Elia Viviani, Fernando Gaviria e Mark Cavendish potete guardare a Geraint Thomas e Bradley Wiggins che hanno brillato entrambi nei velodromi prima di vincere il Tour de France. Sir Wiggins ha vinto titoli mondiali e olimpici sia su strada che su pista.
Ma l’aspetto unico che caratterizza oggi Mathieu Van Der Poel è la capacità di mixare contemporaneamente il suo impegno nelle diverse discipline senza subire battute d’arresto o senza rinunciare alle proprie caratteristiche naturali.
Nel 2018, è stato campione nazionale olandese di ciclocross, MTB e su strada ma è nel 2020 che punterà a superare ulteriormente i propri limiti: il 2 febbraio andrà a caccia di un nuovo titolo iridato nel ciclocross a Dubendorf (Svizzera) per poi puntare alle Olimpiadi di Tokyo nella MTB e finire partecipando al suo primo Grande Giro, la Vuelta Espana.
QUANTO DURERA’? – Per quanto tempo potrà durare l’impero di Mathieu Van Der Poel? La risposta spetta ai posteri ma, volendo fare un confronto, la figura che più si avvicina a quella di Van Der Poel è quella della transalpina Pauline Ferrand Prevot. Il suo anno d’oro è stato il 2015 con il successo su strada a Ponferrada, nel ciclocross a Tabor e nella MTB a Vallnord. Vittorie pagate care dalla francesina che ha avuto bisogno di alcune stagioni prima di ritrovarsi competitiva e vincente ma solo nella MTB.