L’ennesimo appello, presentato in questi giorni da Gianni Savio al MPCC (Movimento per il ciclismo credibile), ha avuto i propri effetti. Se l’UCI e gli altri organismi hanno scelto di non commentare la scelta di RCS Sport di non invitare l’Androni Sidermec, il movimento capitanato da Roger Legeay è intervenuto a gamba tesa sugli organizzatori del Giro d’Italia.
“L’MPCC non interferirà con le scelte degli organizzatori. Tuttavia, siamo sorpresi che il criterio etico non sia stato preso in considerazione da RCS Sport che ha concesso due Wild Card a due team (Eolo e Vini Zabu) che non sono membri del nostro movimento. In particolare il caso Vini Zabu è fastidioso: questa squadra, un tempo membro dell’MPCC ha deciso di lasciare il nostro movimento e ha subito un caso di positività al Giro d’Italia 2020. Riteniamo che questo deplorevole evento avrebbe dovuto influenzare diversamente le scelte degli organizzatori. Dato che non è stato così abbiamo difficoltà a capire come RCS Sport stabilisca i suoi criteri sia in termini sportivi sia etici” ha scritto Legeay.
Una bordata potente quella dell’MPCC che ha aggiunto: “Ricordiamo a tutti gli organizzatori che siamo pronti a supportarli. Alla fine di ogni stagione evidenziamo i team Professional che hanno ricevuto wild card nelle gare World Tour. Nel 2020 RCS Sport non ha seguito l’esempio di altri organizzatori come ASO e Flanders Classics, concedendo meno Wild Card alle squadre dell’MPCC, una situazione già sperimentata in passato. Non possiamo essere sicuri che il 2021 porterà ad un cambiamento: ancora una volta ribadiamo che non vogliamo fare pressioni sulle scelte degli organizzatori ma siamo convinti che assegnare una Wild Card per gare tanto prestigiose come il Giro d’Italia ad una squadra che ha concluso l’edizione precedente con una positività sia un segnale sbagliato” ha concluso l’MPCC nella propria nota.