Il Giappone ha prorogato lo stato di emergenza per frenare l’aumento delle infezioni da coronavirus che stanno interessando diverse parti del Paese. Il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha confermato che le prefetture di Osaka, Kyoto e Hyogo saranno soggette a restrizioni più severe: la notizia arriva ad una settimana di distanza dalla dichiarazione dello stato di emergenza nelle città di Tokyo, Kanagawa, Saitama e Chiba.
CONTAGI IN CRESCITA – Nonostante queste misure, i contagi continuano a crescere anche in Giappone: nella sola giornata di ieri sono stati più di 4.800. Per questo, con la dichiarazione dello stato di emergenza, viene imposto ai cittadini giapponesi di rimanere a casa dopo le ore 20 e, per lo stesso orario, dovranno chiudere anche ristoranti, pub e caffè. Orari limitati anche per palestre, grandi magazzini e strutture di intrattenimento mentre le scuole resteranno aperte. Le misure resteranno in vigore fino al 7 febbraio.
MISURE ANTI-COVID – Il conto alla rovescia in vista dei Giochi Olimpici che si dovrebbero tenere dal 23 luglio all’8 agosto, cui seguiranno le Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre, è iniziato: già annunciata una serie di contromisure anti-Covid per garantire la sicurezza degli atleti che prenderanno parte alla manifestazione a cinque cerchi. Gli atleti potrebbero essere sottoposti al vaccino obbligatorio, saranno effettuati test frequenti e la permanenza degli atleti nel villaggio olimpico verrà ridotta al minimo.
I GIAPPONESI VOREBBERO IL RINVIO – Ma, intanto, l’opinione pubblica giapponese sembra essere contraria alla celebrazione delle Olimpiadi nel 2021: un sondaggio del Kyodo News ha rivelato che l’80% dei giapponesi vorrebbe che le Olimpiadi e le Paralimpiadi fossero cancellate o posticipate. Un successivo sondaggio telefonico ha permesso di capire che il 44,8% vorrebbe il rinvio dell’evento mentre il 35,3% chiedono la cancellazione dei Giochi.