La Commissione Nazionale Elettorale si sta rivelando particolarmente attenta in vista del turno elettorale che attende le varie realtà territoriali della FCI. Dopo aver escluso dalla candidatura a delegati per l’assemblea nazionale, per lo stesso motivo, gli ex professionisti Luca Bramati e Gabriella Pregnolato, il collegio presieduto da Vincenzo Ioffredi ha fatto un’altra vittima eccellente: si tratta dell’ex professionista padovano Alberto Ongarato che si era candidato alla presidenza del Comitato Provinciale di Padova.
Si spegne così sul nascere una delle sfide elettorali più attese di questa fine di novembre che domenica avrebbe messo di fronte le società padovane alla scelta tra Alberto Ongarato e Alberto Barbirato.
INELEGGIBILE – Le motivazioni poste alla base dell’esclusione della candidatura di Ongarato riguarderebbero un errore procedurale nell’invio della candidatura (mancherebbe l’email inviata al Comitato Regionale) ma, soprattutto, al fatto che il padovano sarebbe stato “incandidabile” perchè sottoposto ad una sanzione federale nel lontano 2002. Il richiamo sarebbe alla squalifica subita in quell’anno da Ongarato, non per una positività, ma per una semplice frequentazione con il dott. Enrico Lazzaro; una sanzione ridotta al minimo edittale (6 mesi) dall’allora corte federale e poi dimezzata addiruttura a tre mesi.
Tanto è bastato, però, per togliere la possibilità ad Alberto Ongarato, 15 anni da professionista con ben 9 Giri d’Italia all’attivo, di mettersi a disposizione del ciclismo padovano: “Per questa vicenda ci avevo già rimesso a livello personale 20 anni fa, quando ho ricevuto la comunicazione del rigetto della mia candidatura mi ha lasciato l’amaro in bocca”.
ORGOGLIO E PASSIONE – Per Ongarato, così come per Bramati e Pregnolato, si tratterebbe quindi di un’applicazione retroattiva della norma dello Statuto Federale (Art. 31, comma 3), adottato dalla FCI nel 2004, che fa molto discutere anche perchè, quattro anni fa, la stessa previsione statutaria non sarebbe stata applicata ad altri casi di delegati all’assemblea nazionale, già squalificati in passato per fatti di doping. “Se queste sono le regole della FCI le rispetto e ne prendo atto. Non voglio entrare in alcuna polemica” taglia corto Ongarato. “Penso di essere tra i pochi ex-ciclisti professionisti che sono rientrati nel mondo giovanile per mettersi a disposizione dei più piccoli. L’applicazione di queste regole non impoverisce me, perchè mi sarei impegnato in Comitato solo per passione, ma credo che faccia perdere un’occasione al movimento padovano”.
Non si lascia scalfire dal passato Alberto Ongarato che su futuro tira dritto: “Ho fatto 30 anni nel mondo del ciclismo, ho imparato tanto, ho passato alcuni momenti difficili e tanti momenti belli. La mia idea era quella di mettere a disposizione del ciclismo giovanile, che è chiaramente in forte crisi da alcuni anni, ciò che ho imparato nella mia carriera. Non è un lavoro, anzi, è un impegno che toglie tempo alla famiglia, alla professione e alla possibilità di pedalare nel tempo libero: non posso fare il presidente provinciale? Va bene, ne prendo atto, volto pagina e vado avanti con la Sc Padovani con cui negli ultimi anni abbiamo creato un bellissimo vivaio che comprende tutte le categorie dai giovanissimi agli juniores. In più organizziamo un paio di eventi all’anno, l’ultimo in ordine di tempo, quello di Abano Terme con Mario Cipollini che ha riscosso tanto successo e ci ha fatto toccare con mano il grande entusiasmo dei ragazzini per il nostro sport” ha concluso Ongarato.