Il presidente della FCI, Renato Di Rocco intervenuto telefonicamente ieri sera nel corso della consueta puntata della trasmissione televisiva Teleciclismo ha rilasciato alcune interessanti anticipazioni rispetto al 2021 del ciclismo italiano.
ELEZIONI – Il numero uno del movimento azzurro ha confermato innanzitutto che, salvo un serio peggioramento della situazione sanitaria nazionale, le assemblee elettive regionali e nazionali si svolgeranno regolarmente in quanto rientrerebbero nel tipo di eventi autorizzati dal DPCM vigente.
Ancora da sciogliere, invece, il nodo relativo alla candidatura del presidente uscente che ha dribblato le domande dello studio in maniera diplomatica: “Ritengo sia ancora presto per pensare alla candidatura. Lasciamo che si concluda la stagione in corso e che si possano riunire le assemblee provinciali e regionali per pensare alla campagna elettorale. Vi garantisco che al momento non sto pensando alle elezioni” ha riferito Di Rocco.
GIOVANI E ISOLATI – Il ritardo accumulato nell’adozione di un provvedimento in grado di mettere al sicuro i tanti ragazzi allievi, juniores e Under 23 che, anche a causa del Covid-19, non riusciranno a trovare una squadra per affrontare la stagione 2021, ha costretto il Consiglio Federale di ieri correre ai ripari con un provvedimento preannunciato dagli schermi di Teleciclismo proprio dal presidente Di Rocco. “In realtà non vedo una vera e propria emergenza. Pochi giorni fa parlavo con una società laziale che è alla ricerca di ragazzi da mettere in bicicletta. Comunque il Consiglio Federale ha deciso di dare la possibilità ai ragazzi di correre anche senza squadra nel 2021 con il supporto tecnico dei Comitati Regionali”.
Una decisione senza precedenti che rischia di riportare il ciclismo italiano agli anni ’50, quando in gruppo erano presenti gli “isolati”; restano ancora da conoscere i dettagli della decisione assunta dai vertici della FCI per poter comprendere quale sarà la portata di questa modifica regolamentare che, al momento, riservano un ruolo fondamentale a direttori sportivi e società.
SICUREZZA – Sul fronte sicurezza ad un anno di distanza dalla morte di Giovanni Iannelli a Molino dei Torti (Al), invece, nessuna novità. Il presidente Di Rocco ha ribadito la propria posizione “fatalista” sull’accaduto: “Purtroppo nel nostro sport possono capitare delle tragedie come quelle di Giovanni ma posso dire che il ciclismo è una disciplina tutto sommato sicura” ha concluso Di Rocco.