Ermanno Mioli. Giornalista sportivo prima con Stadio poi al Corriere dello Sport (tra le sue creature anche il Giro dell’Emilia ed il San Silvestro d’Oro) aveva fondato il ciclismo a Villafontana nel 1949 e dall’anno della sua scomparsa al Giro della Puglia nel giugno 1991 Villafontana lo ricordava sempre in giugno con una manifestazione giovanile che vedeva la partecipazione di tutte le categorie agonistiche FCI.
Dopo ventott’anni, quest’anno, il 28° Memorial Ermanno Mioli non si farà.
È di questi giorni la notizia che la Pol. Villafontana è stata costretta suo malgrado a dare forfait all’organizzazione di una manifestazione che, unica in regione, è composta di ben 5 gare (Giovanissimi, Esordienti (2), Allievi e Juniores).
Una scelta grave, assunta a malincuore dopo una vera e propria battaglia a suon di lettere ed appelli al Comitato Regionale dell’Emilia Romagna; appelli rimasti tutti inascoltati e che portano ad un risultato che penalizza un calendario regionale già di per sé debole e scarno.
“Una conclusione sofferta ma inevitabile” quella comunicata dagli organizzatori “Che è anche una ferma risposta ad una decisione illogica ed arrogante: quella di annullare la gara Esordienti per fare posto, nella stessa giornata, ad un Campionato regionale di categoria assegnato ad una manifestazione con titoli e storicità di gran lunga inferiori al Memorial Mioli. Non ci interessa la polemica, non ci interessa aggiungere particolarismi al come ciò sia potuto accadere, sta di fatto che il Comitato Regionale, colpevole di un bando di assegnazione alquanto improvvido, ha scelto a favore di qualcuno contro l’interesse più complessivo del nostro ciclismo regionale, che vede meno gare in tutte le categorie e paurosamente assente nelle cronometro”.
Queste le parole del Presidente Gianpaolo Scalorbi:
“Come Villafontana siamo molto amareggiati, ma non abbattuti, perché diverse sono le società che hanno voluto farci sentire la loro vicinanza incitandoci a reagire; come Pol. Villafontana, stiamo pensando a come superare questo disgraziato momento”.
Una débâcle tragica, quanto sta accadendo, sulla quale il movimento sportivo regionale emiliano e la classe dirigente ha di che riflettere.
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