Lutto nel ciclismo veneziano. E’ morto oggi a Mirano, in provincia di Venezia, l’ex professionista e più volte campione italiano degli stayer, Attilio Benfatto. Era nato a Caselle di Santa Maria di Sala l’11 marzo del 1943 ed era stato tra i maggiori pistard nazionali. Si era formato alla scuola della Ciclisti Padovani diretta da Severino Rigoni e del quale aveva uno straordinario rispetto tanto da considerarlo “il grande maestro e scopritore di talenti”.
Tra i professionisti dal 1966 al 1967 aveva difeso i colori della Salamini-Luxor, nel 1968 quelli della Kelvinator, dal 1969 al 1973 quelli della Scic, nel 1974 quelli della Filcas, nel 1975 della Wega Gbc e nel 1976 della Soldati. Aveva partecipato ai Campionati Mondiali di Parigi del 1964 vincendo la medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre e a quelli di Montreal del 1974 dove conquistò il bronzo nel mezzofondo.
Ai Mondiali su strada del 1966 a Nurburgring vinse il bronzo nella cronometro a squadre. Tra le vittorie nei professionisti (al fianco di tanti grandi campioni) nel settore strada spiccano quelle nelle tappe dei Giri d’Italia del 1969 a Milano e del 1972 a Reggio Calabria. Dopo aver concluso l’attività agonistica Attilio Benfatto si era dedicato con grande impegno al settore giovanile curando in modo particolare quello dell’Unione Ciclistica Mirano della quale era stato anche tecnico e dirigente.
Benfatto, che aveva partecipato al Tour de France del 1970, ha fatto parte per molti anni del direttivo dell’Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto. L’ex corridore veneziano era, inoltre, tra i maggiori sostenitori del Prestigio d’Oro, il Challenge riservato ai corridori elite, under 23 e ai direttori sportivi.
Tra i primi ad annunciare la scomparsa di Attilio Benfatto il presidente dell’Uc Mirano Paolo Mario Bustreo che con grande commozione ha precisato: “E’ scomparso Attilio un maestro e grande amico del ciclismo”. Alla famiglia e agli amici di Attilio Benfatto le sentite condoglianze.
I funerali di Attilio Benfatto sono stati rinviati a data da destinarsi. A precisarlo sono stati i congiunti del 74enne corridore di Mirano dopo che la cerimonia funebre era stata programmata per sabato 8.
La decisione, secondo quanto ha riferito il figlio di Attilio Benfatto, Raoul, è stata presa dalla Magistratura in seguito ad alcuni approfondimenti sanitari sulle cause che ne avrebbero determinato la morte e che potrebbero essere legate all’esposizione amianto in quanto Attilio Benfatto in giovanissima età aveva lavorato a Marghera.
Una procedura di approfondimento, come ha precisato Raoul Benfatto, figlio dell’ex atleta, attuata per le malattie professionali.
Servizio a cura di Francesco Coppola