A 24 giorni di distanza dalla conquista del secondo podio al Giro d’Italia, Nairo Quintana si prepara ad affrontare l’altro grande obiettivo stagionale: il Tour de France.
Lo scalatore colombiano, che sarà il capitano insieme al compagno Alejandro Valverde della Movistar alla Grande Boucle, si raccnta a una decina di gironi dalla grande partenza che avverrà il 1 luglio dalla Germania.
GIRO – “Ora che è alle spalle, posso dire che al Giro ho fatto buone cose. Siamo arrivati vicinissimi a raggiungere il nostro obiettivo e abbiamo conquistato un onorevoli podio finale grazie all’eccellente lavoro di tutta la squadra. Certamente è stato un po’ triste vedere che le cose non sono andate completamente come ci si aspettava, ma questo fa si che io sia più determinato per il finale di stagione. Spero solo di essere abbastanza fortunato e in salute per finalizzare al Tour.”
AVVICINAMENTO AL TOUR – “Dopo la conclusione del Giro, sono andato a casa per una settimana e dopo qualche giorno di riposo ho ripreso ad allenarmi seriamente e ne ho approfittato per visionare alcuni punti chiave del Tour. La scorsa settimana e questa sono state le più intense, dal punto di vista dell’allenamento. L’approccio al Tour è praticamente completato. Ora devo solo stare bene e mantenere le gambe fresche prima del via.”
SENSAZIONI – “Finora in questo mese posso dire che le sensazioni in bici sono buone. Dovrei diventare più forte nei prossimi giorni e presentarmi al via nella miglior condizione possibile. Ma a parte tutto, certe cose le capisci e le vedi solo quando sei in corsa. Tutto è stato differente per me in questa stagione. E’ vero che ho corso due Grandi Giri già altre volte nella mia carriera, ma questa doppietta Giro-Tour è un po’ diversa da ciò che ho fatto in passato. Anche il periodo dell’anno, il clima…cambiano molto le cose. Il Giro è andato bene e questo mi permette di affrontare il Tour con fiducia.”
LA SFIDA – “I mie sentimenti nei confronti della doppietta non sono cambiati dopo il risultato centrato in Italia. Ci siamo preparati per il Giro e il Tour con l’obiettivo di vincere entrambi, anche se sapevamo che sarebbe stato difficile. Siamo arrivati vicinissimi a riuscirci al Giro e anche se non ce l’abbiamo fatta non ha importanza. Siamo focalizzati su completare questa doppietta con la stessa forza che avevamo prima del Giro.”
RIVALI – “Per me, Froome è uno dei grandi favoriti. Si approcci a al Tour in maniera sempre perfetta e credo che a luglio sarà al 100 % della condizione. Porte abbiamo visto quanto va forte in questi ultimi anni e ha fatto vedere grandi cose, rivelandosi un grande avversario. Poi ci sono Contador e Bardet, due corridori con potenzialità differenti ma molto pericolosi. Anche gli atleti della Orica, Yates e Chaves, poi il duo Astana Aru-Fuglsang.”
VALVERDE – “Avere al mio fianco Alejandro negli ultimi anni mi ha reso più forte, come tutti avete potuto vedere. E’ un talento, ha esperienza, sa cosa fare. La sua immensa forza ci permetterà di dare del filo da torcere ai rivali. Averlo in squadra di permette di essere calmo e tranquillo. I nostri sette compagni nn son ancora stati confermati, ma sono sicuro che avremo una formazione super competitiva al via dalla Germania. Confido nel mio team al 100%.”
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PERCORSO, 1^ SETTIMANA – “Si inizierà con una breve cronometro in cui cercheremo di fare del nostro meglio, ma il grande obiettivo nella prima settimana sarà cercare di non avere problemi. Qualche volta ti concentri sul dare il 100% nella corsa e dimentichi quanto sia importante evitare rischi, controllare i nervi. Tutto sta nel rimanere concentrato e restare davanti, per cercare di arrivare alla montagne alla pari con gli avversari. Non conosco la Planche des Belle sFilles, ma sarà una salita importante. Vedrem chi sarà abbastanza coraggioso da scoprire le proprie carte già così presto. Poi ci saranno due tappe nello Jura, che probabilmente giocheranno un ruolo chiave nel risultato finale.”
PERCORSO, 2^ SETTIMANA – “Le due tappe pirenaiche sono veramente dure e dopo che le avremo affrontate le idee in ottica classifica generale saranno più chiare. Il Peyragudes sembra la più difficile per me, con 214 km e tante ore su e giù per le esigenti salite.”
PERCORSO, 3^ SETTIMANA – “Dopo i Pirenei lo scenario di gara sarà un po’ più delineato e le Alpi diranno chi potrà ambire al podio e a quali gradino. Conosciamo tutte le salite, le abbiamo affrontate in passato e visitante nelle ricognizioni: sono semplicemente incredibili e così dure. Anche il clima giocherà un ruolo importante, visto che a quelle altitudini può cambiare in fretta. In fine, la cronometro di Marsiglia è atipica. Possiamo dire che chi ci arriverà in Giallo avrà la certezza di vincere.”