La querelle tra Sebastien Reichenbach e Gianni Moscon non si placa ma, anzi, finisce davanti all’autorità giudiziaria.
Il portacolori della FDJ ha, infatti, sporto denuncia al’UCI e alle autorità italiane contro il 23enne trentino del Team Sky accusandolo di averlo fatto cadere volontariamente nel corso della Tre Valli Varesine, andata in scena martedì.
A puntare subito il dito contro Moscon, che era già finito nei guai con l’accusa di insulti razzisti ai danni Kevin Reza (anche lui alfiere della compagine transalpina) nel corso del Giro di Romandia, è stata la stessa FDJ che, ieri, in un tweed postato sul profilo ufficiale della squadra ha detto senza mezzi termini: “La caduta – di Reichenbach, ndr – è stata causata dal comportamento pericoloso di uno dei suoi avversari, Gianni Moscon.”
Caduta che è costata allo svizzero classe 1989 la frattura del gomito con necessità di operazione (si teme anche una frattura all’anca) e una dura reazione. A La Nouvelliste Reichenbach ha dichiarato: “Denuncerò Gianni Moscon perché mi ha buttato a terra volontariamente. E’ stato intenzionale. Molti corridori hanno assistito alla scena e sono pronti a testimoniare in mio favore. Si è gettato contro di me deliberatamente. In discesa, l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi. La mia squadra, la FDJ, mi ha incoraggiato a presentare denuncia e mi sosterrà. Si è trattato di un regolamento di conti dopo l’affare del tweet durante il Tour de Romandie, che ha causato la sua sospensione interna (l’affaire Reza, costato a Moscon sei settimane di stop e una dura ‘ramanzina’ da parte della Sky, ndr). Ma io non avevo neppure fatto il suo nome.”
Moscon, del canto suo, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha negato ogni addebito, dichiarandosi estraneo alla vicenda.