Il forte dibattito sulla sicurezza stradale dei ciclisti porta con se anche l’esigenza strutturale che fa capo al mondo delle due ruote. L’esempio è quello di Prato dove l’anello di Coiano che potrebbe essere dedicato anche al ciclismo è rimasto per diverso tempo ad uso esclusivo di chi pratica atletica.
E’ così che, a ruota degli interventi legislativi annunciati in tema di sicurezza stradale e, soprattutto, sull’onda emotiva che sta seguendo il tragico decesso di Michele Scarponi, ad alzare la voce sono stati i genitori di tanti “mini-ciclisti” pratesi che hanno chiesto al comune di poter usufruire dell’anello di Coiano per allenare in completa sicurezza i propri figli.
Un’istanza a cui il comune ha cercato di dare risposta attraverso le parole del delegato allo sport del Comune di Prato, Luca Vannucci: “Hanno ragione a chiedere la possibilità di utilizzarla ma fino adesso c’è stato un problema tecnico legato al fatto che l’atletica e il ciclismo non potevano convivere all’interno dello stesso impianto. Abbiamo incontrato anche il presidente della società Borgonuovo che ci ha chiesto di poterla utilizzare e abbiamo già dato mandato per acquistare le barriere di plastica jersey per delimitare le due piste, quella di atletica e l’anello di ciclismo, per 120 metri davanti alla tribuna. Spero che a metà maggio i bambini possano allenarsi all’interno dell’impianto Mauro Ferrari che è stato costruito proprio per dare la possibilità ai giovani di iniziare a fare ciclismo. E’ una struttura pubblica e deve essere utilizzata per il fine che è stata creata”.
Ma non sarà questo l’unico intervento sull’impianto pratese: in vista, infatti, ci sarebbe l’ampliamento della tribuna (da 500 a 1470 posti) e la realizzazione, entro il 2018, dell’anello ciclabile che passerà all’esterno della tribuna.
“Per i ragazzi è fondamentale avere una pista dove allenarsi in sicurezza e dove le famiglie possano lasciare i loro figli – spiega Andrea Vezzosi, consigliere della federciclismo pratese – a Seano ora si allenano nel parcheggio della casina rossa mentre Borgonuovo fa gli allenamenti tra il Macrolotto o negli spazi dove non passano le macchine. Il tema sicurezza è fondamentale non solo adesso dopo la scomparsa di Scarponi ma è da diversi anni che stiamo spingendo per avere degli spazi dove poter fare allenare i ragazzi. A Prato abbiamo la fortuna di poter disporre di un anello ed è bene che possa essere utilizzato quanto prima”.