Un metro e novanta. Forse, anche qualcosa in più. Pensi a Roger Kluge e ti immagini i successi conquistati in pista e l’argento olimpico di Pechino 2008. Pensi all’Inseguimento a bordo delle bici a scatto fisso. Oggi, a inseguire sono stati gli altri. Senza fortuna.
A Cassano d’Adda (Mi), questo ragazzone tedesco classe 1986 sotto alle ruote non ha trovato il legno, ma l’asfalto; e Il risultato non è cambiato. E’ stata vittoria. La terza su strada da quando è professionista e la prima in un Grande Giro.
“OGGi, COME UNA CORSA A PUNTI” – “Nel finale c’era un po’ di confusione,” racconta a proposito dell’impresa odierna il biondo trentenne passato professionista nel 2010 e, dal 2014, in forza alla IAM Cycling. “Filippo Pozzato ha attaccato a millecinquecento metri dall’arrivo. Io ho guardato Heinrich Haussler, volevo aiutarlo. A un chilometro mi sono spostato verso destra, però Heino era nel gruppo. Ho visto la mia opportunità.”
Il resto, è il resoconto di una lunga fiammata. Culminata con il trionfo. “Entrato nell’ultima curva ho pensato: ‘Usciamo da qui e prendiamo Pozzato’. All’uscita dalla curva avevo una buona velocità e, a 200 metri, l’ho ripreso. Mi sono voltato indietro. Ai 150 metri mi sono voltato ancora e ho capito che era fatta. Da lì mi sono goduto la vittoria, la prima in un Grande Giro.”
“Credo che le doti di pistard in questi casi aiutino – ha proseguito – Io so di poter fare un finale così. da Under23 avevo centrato un successo alla stessa maniera. So di avere la potenza di resistere, se riesco ad aprire un gap. Oggi è stata un po’ una corsa a punti!”
“SALVEZZA IAM? NON CREDO” – Da tre stagioni alla compagine svizzera, Kluge nel 2017 non vestirà più la livrea bianca- rosso-blu dato che – ha annunciato Michel Thétaz lunedì scorso – a fine anno la IAM Cycling chiuderà i battenti. “Non credo che il mio successo di oggi cambierà la decisione di Michel. Ma è un qualcosa che noi possiamo dargli per ringraziarlo degli ultimi anni. Cercavamo una vittoria in un Grande Giro. E’ la prima che centriamo. Ieri siamo ripartiti con una brutta notizia, ora continueremo a cercare la vittoria.”
Magari, una vittoria a Cinque Cerchi, dato che a Rio difenderà la bandiera della Germania nell’Omnium. “L’obiettivo a Rio sarà cercare di conquistare una medaglia. Ci sono andato vicino a Londra, quando mi sono accaparrato la quarta posizione – sempre nell’Omnium, ndr -. Se dovessi farcela a conquistare l’oro sarò la presona più felice del mondo, come lo sono adesso.”