Il ciclismo italiano vuole cambiare volto ma gli ancoraggi al passato e alla tradizione resistono e impongono uno stop. Il Consiglio Federale allargato ai Presidenti Regionali tenutosi a Roma ad inizio settimana, infatti, avrebbe dovuto dettare le linee della svolta ma nel verbale della seduta di questo cambio di passo non vi è traccia. O quasi.
NULLA DI NUOVO SUL FRONTE DILETTANTISTICO – In realtà è stato un confronto serrato quello andato in scena tra i vertici della FCI: tra chi vorrebbe cambiare tutto e chi, invece, predica pazienza e rispetto della tradizione. Alla fine, delle tante proposte avanzate dalla struttura tecnica capitanata da Ruggero Cazzaniga, l’unica vera decisione adottata è stata l’abolizione del Campionato Italiano Elitè Senza Contratto anche se ancora resta da vagliare la disponibilità della Lega Professionisti di aggregare i “senza contratto” ai professionisti per la prova tricolore.
Tutto rinviato al 2019 per quanto riguarda l’abolizione del rango di “gare regionali”. Troppe e troppo preziose quelle del centro sud per rischiare di perderle. E dunque nel 2018 cambierà poco o nulla: prima del prossimo mese di novembre verrà comunque istituita una “cabina di regia” nazionale che avrà il compito di coordinare i vari calendari regionali riservati ai dilettanti. Poi ci sarà il tempo per valutare ed eventualmente pianificare la modifica in vista del 2019.
Salve anche le affiliazioni plurime. Nel 2018 però, potranno essere “plurime” solo società di regioni diverse mentre resta l’intenzione di abolirle definitivamente ma con l’ennesimo rinvio al 2019.
UMBRIA COMMISSARIATA – Le decisioni più rigide sono state assunte, invece, nei confronti del Comitato Regionale Umbria. Dopo la squalifica del presidente Carlo Roscini, infatti, è arrivato il commissariamento con la nomina di Commissario Straordinario della Vice Presidente Daniela Isetti e di vice commissario, dell’avv. Carlo Moriconi.
PIANO DI RISANAMENTO – Il Consiglio ha poi affrontato la redazione di un nuovo piano di risanamento del bilancio in accordo con gli uffici CONI comprendente anche la ricostituzione del fondo di dotazione nell’esercizio 2021. Nonostante l’incremento dei ricavi, influiscono negativamente sul risultato dell’esercizio operazioni di rettifica e di riclassificazione. Pertanto il Consiglio, tenendo presente il principio dell’equilibrio economico delle attività federali, ha approvato linee guida di risanamento che riguardano la razionalizzazione dei costi, da quelli del personale a quelli delle manifestazioni sportive, anche intervenendo sui regolamenti tecnici e una razionalizzazione logistica e operativa dei CC.RR comprensiva di riduzione dei contributi La Federazione pertanto deve allineare i costi al principio dell’equilibrio economico sopra indicato e non potrà effettuare operazioni in contrasto a tale principio, compreso il sostegno alle attività promozionali e di avviamento al ciclismo.
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