Preso a pugni sul viso mentre era in allenamento. Brutta disavventura quella accaduta ad Andrea Vendrame, il professionista di ciclismo, della francese Ag2R, ieri mattina a Conegliano. “Erano le 10 di un tranquillo lunedì mattina. E da Santa Lucia stavo pedalando verso Conegliano per poi salire sui colli ad allenarmi in vista della ripartenza della nuova stagione agonistica” racconta Andrea Vendrame. “Ero sulla mia destra, all’interno della linea bianca quando tra la via Distrettuale di Sarano e via Daniele Manin una macchina a forte velocità mi ha sfiorato. Di colpo l’automobilista ha bloccato l’auto di grossa cilindrata e mentre stavo transitando, è sceso e mi ha sferrato un pugno in pieno volto”
Passato lo stupore per l’episodio, ora ci sono da fare le valutazioni giuridiche del caso: “Aggressione con la volontà di procurare lesioni personali anche gravi e omissione di soccorso. Questo il nodo sul quale verte la querela depositata ai carabinieri di Conegliano, a tutela del mio assistito, Andrea Vendrame. La pena per l’aggressione è comunque pesante”. A spiegarlo è l’avvocato Federico Balconi, legale del corridore di Santa Lucia di Piave.
Intanto, il professionista che assiste l’atleta della Ag2r torna sull’episodio: “La gente deve capire che non si può più scherzare per strada, mettendo a repentaglio la vita delle persone che si muovono in bicicletta, o per lavoro o per piacere. Si parla di mobilità lenta e sostenibile e poi penalizziamo chi si sposta su due ruote anche per motivi ecologici? Io penso ad Andrea e al rischio che ha corso: questo ragazzo si stava allenando e i suoi strumenti di lavoro sono la bicicletta e la strada. Lo sorpassa un automobilista, lo blocca e lo prende a pugni alla sprovvista. Se Andrea fosse caduto a terra, finendo in centro strada e in quel momento un’altra auto lo avesse travolto, cosa sarebbe potuto accadere?”.