L’Olanda la squadra da battere. Per Edoardo Dino Salvoldi, commissario tecnico della nazionale femminile non ci sono dubbi. “Le olandesi dimostrano sempre di essere una spanna sopra a tutte ma noi sapremo dare del filo da torcere alle tulipano – commenta il cittì azzurro mentre con i commissari della Uci, all’autodromo Enzo e Dino Ferrari, sta misurando le bici da cronometro, primo appuntamento di questo evento iridato creato in soli 20 giorni -. E’ notizia di queste ore che la Van Vleuten potrebbe essere schierata al via della corsa iridata. L’Olanda, mi ripeto – sottolinea Salvoldi -, appare nettamente la nazionale più forte. Gli equilibri nella squadra arancione, anche senza la Van Vleuten rimangono gli stessi. Sono loro le ragazze da battere. Ci sono tante individualità fortissime, dalla Vos alla Van der Bregghen, Vollering ma non dimentichiamo nemmeno le atlete della Gran Bretagna. Vediamo anche dopo le cronometro come si presenta pure l’americana Chloe’ Dygert”.
E per le azzurre?
“Puntiamo ovviamente su Elisa Longo Borghini, campionessa italiana a cronometro a Marostica. Sino alla fine del Giro d’Italia ha dimostrato grande condizione e continuità di risultati. Quindi tutta la squadra delle azzurre è disegnata su di lei, cercheranno di fare il meglio nelle loro possibilità a supporto della lombarda. Credo che difficilmente avremo altre possibilità. Comunque sono ottimista. Le mie ragazze stanno bene ed è un’ ottima squadra. Per fortuna il mondiale si corre, quindi tutto ciò che arriva va benissimo”.
Il percorso?
“Davvero molto impegnativo quello su strada., sia per il dislivello che presenta che per la distanza di gara. Un percorso che regalerà di sicuro forti emozioni. E tanto spettacolo”.
L’area dentro l’autodromo è tutta in fermento. Del resto organizzare un mondiale in venti giorni non era mai accaduto. E a questo punto della stagione agonistica al tempo del Covid, correre è già una vittoria.