Combattivo al massimo, grinta da vendere e scatto bruciante in salita, con queste caratteristiche si presenta in gara Christian Scaroni, sempre più consapevole dei propri mezzi e che in questa stagione punta veramente in alto. Il bresciano classe 1997 comincia ad andare in bicicletta da giovanissimo, all’età di sei anni, con la stessa passione dei suoi due zii che gliela hanno trasmessa.
Scaroni ottiene la prima grande affermazione da ciclista con la vittoria al Campionato italiano juniores ad Abano Terme nel 2015, ed ora con la maglia della Petroli Firenze – Maserati – Hopplà prosegue nel suo percorso di crescita come atleta mettendo in fila un numero impressionante di risultati, dimostrando costanza, tanta voglia di fare e tanta voglia di arrivare al professionismo.
Il giovane corridore conquista in questo inizio di stagione numerosissimi podi, tra i quali ricordiamo le vittorie al Giro delle Balze e a Monte Urano, i secondi posti al Giro del Belvedere e a Mercatale, il terzo posto nella classifica generale della corsa a tappe toscana l”Eroica”, il terzo posto alla Piccola Sanremo e domenica scorsa, al Gp Industrie del Marmo di Carrara, ricavando altrettanti numerosi piazzamenti nella top-ten:
“Nemmeno io mi aspettavo di andare così forte in questa stagione. Ho già all’attivo tantissimi risultati, forse potevo raccogliere qualcosa in più ma un insieme di circostanze hanno influito sul risultato finale; a volte è mancato un pizzico di fortuna, altre volte ho agito di impulso commettendo errori di valutazione, ma non posso che essere contento per come stanno andando le cose” spiega Scaroni ai nostri microfoni.
Le qualità di Scaroni non passano inosservate al ct Marino Amadori che già l’anno scorso lo convocò in nazionale in occasione della durissima corse a tappe colombiana “Vuelta de la Juventud”, dove ottenne un prestigioso terzo posto nel selettivo circuito di Tunja, riconvocandolo in nazionale per il Giro delle Fiandre under 23 di quest’anno:
“Sono contento di avere rivestito la maglia azzurra per il Giro delle Fiandre, dove ho faticato un bel un po’ sui tratti in pavé per via della mia struttura fisica, ma la gara mi è servita come esperienza. C’è sempre bisogno di crescere, c’è sempre da imparare ed è importante cimentarsi anche su percorsi non propriamente adatti alle proprie caratteristiche. In Italia ci sono corridori forti, all’estero però corrono con un’altra mentalità, dopo il via è subito bagarre, come è stato nella Vuelta de la Juventud, dove tra l’altro c’erano salite durissime da affrontare, non solo per le loro pendenze ma anche per la loro lunghezza.”
E dopo questo straordinario avvio di stagione, Scaroni si prepara al meglio per i prossimi importanti obiettivi, sperando che nel frattempo si apra qualche trattativa per il passaggio al professionismo:
“Farò il Giro d’Italia U23, dove punterò alla classifica generale. Farò anche i campionati italiani, dopodiché andrò in altura per affinare la mia preparazione e per essere al massimo della forma per i nuovi impegni in maglia azzurra, a partire dai Giochi del mediterraneo e i successivi Campionati europei. Spero dopo il Giro d’Italia di avere i primi contatti con il mondo del professionismo”.
Servizio a cura di Marco Furlanetto
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