Ordine d’arrivo:
1° Krists Neilands (Israel Cycling Academy) 3h53’56”
2° Ahmet Orken (Torku Sekerspor) a 21″
3° Edwin Avila (Team Illuminate)
4° Liam Bertazzo (Wilier Triestina Selle Italia)
5° Guillaume Boivin (Israel Cycling Academy)
6° Matvey Nikitin (Astana City)
7° Pier Paolo De Negri (Nippo Vini Fantini)
8° Mikel Aristi (Delko Marseille KTM)
9° Ansel Dickey (CCB Velotooler)
10° Mhkel Raim (Israel Cycling Academy)
Classifica general finale:
1° Kirill Pozdnyakov (Synergy Baku)
2° Hermann Pernsteiner (Amplatz BMC) a 46″
3° Oleksandr Polivoda (Kolss Cycling Team) a 1’12”
4° Mykhaylo Kononeko (Kolss Cycling Team) a 1’16”
5° Eduard Vorganv (Minsk Cycling Club) a 1’28”
6°Andriy Vasylyuk (Kolss Cycling Team)
7° Dennis Van Winden (Israel Cycling Academy) a 1’49”
8° Artem Ovchkin (Gazprom RusVelo) a 2’09”
9° Hideto Nakane (Nippo Vini Fantini) a 2’15”
10° Vitaliy Buts (Kolss Cycling Team) a 2’29”
Con un attacco in salita promosso a 22 km dalla conclusione Krists Neilands ha vinto in solitaria la quinta e ultima tappa del 6° Tour de Azerbaidjan, 158 km disegnati intorno a Baku e caratterizzati delle cinque tornate del circuito del Gp di Formula1. Il lettone della Israel Cycling Academy ha aperto il gas al penultimo passaggio sullo strappo della Città Vecchia, cogliendo di sorpresa il gruppo e andando a espugnare la linea bianca.
Alle sue spalle la volata per i piazzamenti ha premiato Ahmet Orken (Torku Sekerspor), che ha preceduto Edwin Avila (Team Illuminate) vincitore 24 ore prima e il veneto Liam Bertazzo (Wilier). Proprio Bertazzo e Avila nel corso dell’ultimo giro avevano provato a lanciarsi all’inseguimento del fuggitivo, senza riuscire, però, a ricucire il gap.
L’azero Kirill Pozdnyakov ha conquistato l’edizione 2017 della gara caucasica davanti al promettente talento austriaco Hermann Pernsteiner (Amplatz BMC) e all’ucraino Oleksandr Polivoda (Kolss Cycling Team) (nella foto, VeloImages) e, oltre alla Maglia Blu di leader della generale, ha portato a casa anche quella Rossa dei gran premi della montagna. Il colombiano Avila ha ipotecato la Maglia Verde della graduatoria a punti, mentre il connazionale Jhon Rodriguez (Delko Marseille KTM) si è accaparrato quella riservata ai giovani.
IN FORMULA 1 SU DUE RUOTE – Il tracciato di congedo, come da tradizione, si è rivelato insidioso e adatto ai colpi di mano. A rompere gli indugi, subito dopo l’abbassamento della bandierina, sono stati Uchima (Nippo), Di Gregorio (Delko Marseille), Suzuki (Bridgestone), Friedl (Hrinkow), Malovec (Dukla) e Liepins (Rietumu). L’azione del sestetto si è protratta sino al quarto dei sei passaggi sotto lo striscione dell’arrivo, ma la compattezza del gruppo è durata poco e fino al pavè del muro, che ha fatto da rampa di lancio per Neilands. Il 22enne in livrea verde nonostante il tentativo di riaggancio tentato da Avila, Bertazzo, Van Winden (Israel), Kononenko e Vasylyuk (Kolss) – valevole sia per il successo parziale che per l’assalto ai galloni di leader – e la strenua rincorsa del plotone, sfrecciando più rapido dei bolidi che, a breve, calcheranno il medesimo asfalto si è involato tutto solo verso i festeggiamenti della prima perla stagionale.
I PROTAGONISTI – “Oggi siamo partiti con l’idea di provare a vincere la tappa allo sprint con Raim,” ha detto Neilands. “Con un giro e mezzo ancora da fare ho attaccato e le gambe giravano bene, così ho insistito e ce l’ho fatta a conquistare questo risultato”.
“Sono onorato di aver vinto il Tour d’Azerbaidjan,” ha detto Pozdnyakov. “Per noi questa è una corsa molto importante e volevamo veramente fare bene. Il mio team mi ha supportato benissimo, lavorando duramente e, dopo ieri, sapevo che avrei avuto buone possibilità di mantenere questa maglia.”
Da Baku (Azerbaijan), Silvia Tomasoni