Ordine d’arrivo:
1° Marcel Kittel (Katusha Alpecin)
2° Peter Sagan (Bora Hansgrohe)
3° Maximiliano Ariel Richeze (Quick Step Floors)
4° Sacha Modolo (EF Education First)
5° Zdenek Stybar (Quick Step Floors)
6° Jens Debusschere (Lotto Soudal)
7° Marco Canola (Nippo Vini Fantini)
8° Simone Consonni (UAE Team Emirates)
9° Eduard Michael Grosu (Nippo Vini Fantini)
10° Rick Zabel (Katusha Alpecin)
Classifica generale:
1° Michal Kwiatkowski (Sky)
2° Damiano Caruso (BMC) a 3”
3° Mikel Landa (Movistar) a 23”
4° Geraint Thomas (Sky) a 29”
5° Rigoberto Uran (EF Education First) a 34”
6° Adam Yates (Mitchelton Scott) a 36”
7° Davide Formolo (EF Education First) a 37”
8° Tiesj Benoot (Lotto Saudal) a 39”
9° George Bennett (LottoNL Jumbo) a 41”
10° Jaime Roson (Movistar) a 47”
Doveva essere la tappa adatta alle ruote veloci ed è stata, invece, la frazione delle cadute. L’arrivo di Fano incorona di nuovo il tedesco Marcel Kittel anche se il concitato finale della sesta frazione della Tirreno-Adriatico passerà alla storia per le impressionanti acrobazie di Peter Sagan.
FINALE CAOTICO – Una prima caduta ha coinvolto, fortunatamente senza conseguenze, Jakub Mareczko costringendo il bresciano a spendere energie prima per un inseguimento e poi per fermarsi a sostituire la bicicletta; il secondo capitombolo avvenuto a poco più di sei chilometri dal traguardo ha visto, invece, protagonista il colombiano Fernando Gaviria che è finito a terra dopo essersi arrotato con il compagno di squadra che lo precedeva. La carambola che ne è seguita ha spezzato il gruppo in due: se Gaviria ha alzato bandiera bianca, Peter Sagan è riuscito a rientrare in gruppo e a riportarsi in testa nonostante l’andatura fosse già altissima per il gran lavoro svolto dal treno della Katusha Alpecin.
Tra scie, sorpassi al limite, cordoli saltati e staccate degne di un pilota della MotoGP, Sagan è riuscito ad acciuffare la ruota di Kittel ma ha pagato lo sforzo in volata restando ad una bici di distanza dal vincitore schizzato fuori dalla scia di Max Richeze eletto al ruolo di velocista titolare in casa Quick Step Floors, dopo la caduta di Gaviria.
TRE NOMI PER SANREMO – A cinque giorni dalla Milano-Sanremo, dunque, alcuni dei protagonisti più attesi si presentano in condizioni decisamente differenti: da valutare quelle di Fernando Gaviria dopo la caduta, impeccabile quella di Marcel Kittel che, in caso di arrivo a ranghi compatti sarà senza dubbio l’uomo da battere, brillante e, come sempre, sopra le righe Peter Sagan. Capace di vincere anche quando sono gli altri ad alzare le braccia al cielo: a Sanremo, però, quest’anno Sagan vuole vincere, saranno gli altri a dover pensare al modo per anticiparlo.
THOMAS, CHE SUDATA! – Il caos degli ultimi chilometri ha coinvolto inevitabilmente anche gli uomini di classifica: nonostante le cadute, però, tutto rimane immutato nella generale. A spendere più di tutti, anche oggi, è stato il britannico Geraint Thomas costretto ad inseguire proprio nel finale di gara a causa di un incidente meccanico avvenuto proprio tra le cadute di Mareczko e Gaviria. Domani, la cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto, dirà chi si aggiudicherà l’edizione 2018 della corsa dei due mari.