Ordine d’arrivo:
1° Matteo Trentin (Quick Step Floors) 3h06’25”
2° Lorrenzo Manzin (FDJ)
3° Soren Kragh Andersen (Team Sunweb)
4° Tom Van Asbroeck (Cannondale Drapac)
5° Ivan Garcia (Bahrain Merida)
6° Magnus Cort Nielsen (Orica Scott)
7° Kenneth Vanbilsen (Cofidis)
8° Sacha Modolo (UAE Team Emirates)
9° Michael Schwarzmann (Bora Hansgrohe)
10° Daniel Hoelgaard (FDJ)
Classifica generale finale:
1° Chris Froome (Sky)
2° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 2’15”
3° Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) a 2’51”
4° Alberto Contador (Trek Segafredo) a 3’11”
5° Wilco Kelderman (Team Sunweb) a 3’15”
6° Wout Poels (Sky) a 6’45”
7° Michael Woods (Cannondale Drapac) a 7’56”
8° Miguel Angel Lopez (Astana) a 8’59”
9° Steven Kruijswijk (Team LottoNL Jumbo) a 11’04”
10° Tejay Van Garderen (BMC) a 15’36”
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Non era mai successo che la Quick Step Floors vincesse così tante tappe alla Vuelta Espana. Merito soprattutto di Matteo Trentin che sul traguardo finale di Madrid ha conquistato il poker “rosso” imitando quanto fatto da Gaviria e Kittel negli altri due Grandi Giri della stagione.
Il trentino di Borgo Valsugana, perfettamente pilotato dai compagni di squadra ha piazzato uno sprint irresistibile per tutte le ruote veloci rimaste in gruppo conquistando così la sua settima vittoria di tappa in un Grande Giro.
Sesta vittoria nella classifica finale di un Grande Giro, invece, per Chris Froome che dopo i quattro Tour de France festeggia il bis anche nella gara spagnola: al baronetto inglese, ora, mancherebbe solo un successo al Giro d’Italia che potrebbe diventare proprio il prossimo obiettivo del capitano del Team Sky, nella speranza di fare meglio della magra figura rimediata nella corsa rosa da Sir Bradley Wiggins.
Sul podio con Froome sale un “deluso” Vincenzo Nibali: la condizione fisica con cui il messinese si è presentato al via della Vuelta non gli consentiva, obiettivamente, di aspirare andare oltre alla medaglia d’argento anche se rimane il dubbio di come avrebbe potuto chiudersi un duello alla pari.
Terza piazza per Ilnur Zakarin che in Spagna ha staccato il biglietto della maturità ed è pronto per riproporsi nel 2018 come uno dei grandi favoriti per Giro, Tour e Vuelta, poco dietro l’indomito Alberto Contador che avrebbe desiderato un 2017 diverso per salutare il gruppo ma nonostante ciò ha saputo lasciare il segno sulla strada e nei cuori di tutti i tifosi.