Ordine d’arrivo:
1^ Anna Kiesenhofer (Austria) 3h52’45”
2^ Annemiek Van Vleuten (Olanda) a 1’15”
3^ Elisa Longo Borghini (Italia) a 1’29”
4^ Lotte Kopecky (Belgio) a 1’39”
5^ Marianne Vos (Olanda) a 1’46”
6^ Lisa Brennauer (Germania)
7^ Coryn Rivera (Stati Uniti)
8^ Marta Cavalli (Italia)
9^ Olga Zabelinskaya (Uzbekistan)
10^ Cecilie Uttrup Ludwig (Danimarca)
La prima medaglia olimpica per il ciclismo italiano è di bronzo. A conquistarla nella prova in linea femminile di Tokyo è stata la “solita” Elisa Longo Borghini: un risultato importante per l’entourage azzurro anche se arrivato in una prova strana, vinta dalla bravissima e coraggiosa Anna Kiesenhofer (Austria) che però non figurava di certo tra le più attese della vigilia.
A decidere la corsa è stata, infatti, la più classica delle fughe-bidone con la super favorita Annemiek Van Vleuten che giunge il secondo posto convinta di essere prima ed Elisa Longo Borghini che è brava a limitare i danni e a regalare all’Italia del pedale il piazzamento che sblocca il medagliere. Per lei questa è la seconda medaglia olimpica dopo il bronzo di Rio 2016. Il suo palmares vede anche 2 bronzi mondiali, un argento europeo in linea e 2 bronzi continentali di cui uno a crono.
Sincera, dopo il traguardo, Elisa Longo Borghini non nasconde le proprie fatiche: “Ho corso più di cuore che di gambe. Oggi ho sofferto particolarmente per il caldo. Le olandesi hanno lasciato sfuggire questa ragazza austriaca a cui vanno i miei complimenti. Nel finale Van Vleuten ci ha provato di nuovo e io non sono riuscita a tenerla. Questo risultato è frutto del tanto lavoro, sono abituata fare così, e lo dedico alla mia famiglia con cui condivido i sacrifici. Inoltre grazie alla Nazionale, le Fiamme Oro e alla Trek Segafredo”.